Harry Potter Wiki
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La seconda battaglia di Hogwarts fu l'ultimo conflitto della Seconda Guerra dei Maghi. Si tenne la notte del 2 maggio 1998 quando un gruppo di Mangiamorte guidati da Lord Voldemort attaccarono il castello di Hogwarts in cui si trovava Harry Potter, arrivato alla scuola per trovare e distruggere l'ultimo Horcurx di Voldemort, in modo da poterlo sconfiggere. Alla difesa del castello presero parte l'Ordine della Fenice, l'Esercito di Silente, nonché molti studenti e insegnanti di Hogwarts.

La battaglia[]

La difesa del castello[]

La battaglia ebbe inizio quando Voldemort scopre che Harry Potter si trova nuovamente nella scuola, avvertito da Alecto Carrow tramite il Marchio Nero. Harry, recatosi nella scuola per trovare e distruggere il diadema di Priscilla Corvonero, chiede alla professoressa Minerva McGranitt di trattenere Voldemort per dargli il tempo di cercarlo. Qui la McGranitt affronta anche il preside Severus Piton, riuscendo ad avere la meglio. Piton è così costretto a fuggire dal castello dopo che anche Filius Vitious e Pomona Sprite giugnono in soccorso di Minerva. Nel frattempo, Lord Voldemort, arrivato fuori dalla scuola, si prepara a lanciare un attacco al castello per trovare e uccidere Harry Potter, ma non prima di aver lanciato un ultimatum in cui chiede che Potter gli sia consegnato.

Minerva e Molly Battaglia di Hogwarts

La professoressa McGranitt anima le statue di Hogwarts affinché difendano la scuola.

I professori dispongono quindi tutte le protezioni possibili attorno alla scuola:

  • Il professor Vitious esegue una serie di incantesimi difensivi, fra cui Protego horribilis.
  • La professoressa Sprite dispone intorno alla scuola piante di Tranello del Diavolo, Tentacula Velenosa e baccelli di Pugnacio.
  • La professoressa McGranitt anima tutte le armature e le statue della scuola per farle combattere contro gli aggressori.

Prima dell'attacco i professori provvedono ad evacuare tutti gli studenti, concedendo però ai maggiorenni, che lo desiderino, di fermarsi a combattere. Molti studenti decidono di rimanere, compreso tutto l'Esercito di Silente ad eccezione di Zacharias Smith, che fugge. Nessuno studente di Serpeverde si ferma a combattere, addirittura Pansy Parkinson propone di consegnare Harry a Voldemort, ma è costretta a desistere quando gli studenti di tutte e tre le altre case si schierano in difesa di Harry. La McGranitt avverte il professor Horace Lumacorno che se gli studenti della sua casa si schiereranno con il signore oscuro verranno uccisi. Lumacorno provvede quindi personalmente a scortare i suoi studenti fuori dalla scuola.

L'evacuazione degli studenti più giovani viene condotta da Argus Gazza e Madama Chips facendo passare gli studenti dal passaggio segreto creato da Neville Paciock nella stanza delle necessità che conduce al pub Testa di porco ad Hogsmeade. Questo stesso passaggio viene inoltre usato dai membri dell'Ordine della Fenice come Remus Lupin, Ninfadora Tonks, Kingsley Shakelbolt e la famiglia Weasley per raggiungere il castello. Rubeus Hagrid, che si era dato alla macchia, torna per combattere insieme al suo fratellastro Grop.

La difese della scuola vengono così disposte:

Mentre Hermione Granger e Ron Weasley si recano nella Camera dei Segreti per procurarsi le zanne del basilisco e distruggere la coppa di Tosca Tassorosso, e successivamente con Harry nella Stanza delle Necessità per cercare il diadema di Corvonero, l'attacco ha inizio.

La battaglia[]

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Voldemort distrugge le difese di Hogwarts

Le difese vengono rapidamente superate dai Mangiamorte e la battaglia si sposta quindi all'interno del castello. I mangiamorte sono accompagnati dai Dissennatori, da due giganti e dalle Acromantule della Foresta proibita, che riescono a penetrare nell'ingresso della scuola e far prigioniero Rubeus Hagrid.

Mentre la battaglia impazza, Harry Ron ed Hermione sono costretti a combattere nella Stanza delle Necessità contro Draco Malfoy, Vincent Crabbe e Gregory Goyle che si sono fermati di nascosto nella scuola allo scopo di consegnare Harry a Voldemort: Draco è convinto che in questo modo la sua famiglia sarà perdonata per i passati fallimenti. Tiger rimane ucciso dal proprio incantesimo Ardemonio, ma Harry e Ron riescono a salvare la vita a Draco e Goyle. L'incantesimo distrugge anche il Diadema di Corvonero.

I caduti nella battaglia sono molti da entrambe le parti: Remus Lupin e Ninfadora Tonks muoiono per mano rispettivamente di Antonin Dolohov e Bellatrix Lestrange, mentre Fred Weasley muore davanti agli occhi dei suoi fratelli Percy e Ron. Tra gli studenti di Hogwarts morti nella battaglia vi sono Colin Canon e Lavanda Brown, quest'ultima uccisa dal lupo mannaro Fenrir Greyback.

La tregua[]

Intanto al di fuori delle mura di Hogwarts, dopo aver ucciso Severus Piton allo scopo di diventare il vero possessore della Bacchetta di Sambuco, Voldemort decide di concedere una tregua di un'ora durante la quale Harry si dovrà consegnare in cambio della sopravvivenza di tutti gli altri, e si ritira nella foresta proibita. Harry, durante questa tregua, scopre dai ricordi di Piton di essere il settimo Horcrux, e che quindi è necessario che lui muoia per rendere mortale anche Voldemort. Decide quindi di consegnarsi e, all'insaputa di tutti, si reca nella foresta, dopo aver avvertito Neville della necessità di uccidere il serpente Nagini. Qui raggiunge Voldemort e lascia che questi lo colpisca con l'Avada Kedavra. Tuttavia Harry non muore (questo a causa del fatto che Voldemort per riavere un corpo aveva utilizzato il sangue di Harry stesso, convinto di rendersi più potente, ma così facendo aveva esteso la protezione che la madre di Harry gli aveva dato), pur perdendo i sensi, ma attraversa una fase di pre-morte, nella quale incontra Albus Silente che gli rivela tutto ciò che non gli aveva rivelato in passato e che lo informa che può scegliere tra tornare in vita e affrontare Voldemort oppure andare avanti.

La battaglia ricomincia[]

In seguito all'apparente morte di Harry, Voldemort si reca al castello con i Mangiamorte per intimare agli occupanti, che avevano già subito moltissime perdite, di arrendersi e promettendo il perdono per loro e per le loro famiglie, affermando che Harry è stato ucciso mentre tentava di fuggire. Tuttavia Neville si rifiuta di arrendersi e attacca Voldemort. Apparentemente sconfitto, riesce ad estrarre dal Cappello Parlante la spada di Godric Grifondoro ed uccidere Nagini, distruggendo così l'ultimo Horcrux ed eliminando quindi l'immortalità di Voldemort.

In quel momento il castello viene raggiunto dai rinforzi, guidati da Lumacorno. Questi infatti ha radunato i familiari degli studenti e gli abitanti di Hogsmade e li ha portati a combattere, stravolgendo così le sorti della battaglia. Allo scontro si uniscono anche i centauri, gli elfi, i thestral e Fierobecco, e in breve i Mangiamorte, ora in netta inferiorità numerica, vengono sopraffatti. Molti seguaci di Voldemort si danno alla fuga, avendo capito il fallimento della missione, mentre solo i più fedeli restano a combattere per il Signore Oscuro.

La battaglia si sposta così nella Sala Grande, dove Harry, celato sotto il Mantello dell'invisibilità, osserva gli ultimi Mangiamorte cadere uno dopo l'altro:

Bellatrix morta

Molly Weasley uccide Bellatrix Lestrange.

Alla fine, gli ultimi due Mangiamorte rimasti a combattere sono Lord Voldemort e Bellatrix Lestrange. Lucius e Narcissa Malfoy entrano nella mischia ma più preoccupati a cercare il loro figlio Draco piuttosto che a combattere. Bellatrix viene affrontata da Hermione Granger, Luna Lovegood e Ginny Weasley. Lord Voldemort viene invece affrontato dalla professoressa McGranitt, Lumacorno e Kingsley, i quali riescono a tenergli testa ma non a disarmarlo. Bellatrix viene infine uccisa in duello dalla furia di Molly Weasley, per aver tentato di usare l'Avada Kedavra su sua figlia Ginny. Vedendo cadere la sua ultima e più fedele seguace, Voldemort solleva la bacchetta contro Molly ma Harry protegge la signora Weasley con un potente incantesimo Protego, rivelandosi così a Voldemort.

A questo punto ha luogo l'ultimo duello tra il bambino che è sopravvissuto e la sua nemesi, Lord Voldemort, mentre tutti i partecipanti alla battaglia vi assistono. Prima di combattere, Harry provoca in continuazione Voldemort chiamandolo più volte Tom, ovvero con il suo vero nome, quello che Voldemort aveva sempre odiato e rinnegato essendo il nome di suo padre babbano Tom Riddle Snr. Harry rivela inoltre a Tom Riddle della vera lealtà di Severus Piton e che la morte di Silente era stata premeditata, rivelando così al Signore Oscuro di essere stato ingannato da Piton per tutto il tempo.

Harry e Voldemort battaglia finale

Scontro finale tra Harry e Voldemort

Voldemort e Harry stavano per affrontarsi, ma il Prescelto, prevedendo l'esito dello scontro, tenta di convincere Tom a ravvedersi. Sfortunatamente per lui, Voldemort commette un ultimo errore fatale. Harry gli spiega che la Bacchetta di Sambuco non era mai appartenuta a Piton bensì a Draco Malfoy, poiché egli aveva disarmato il preside poco prima che venisse ucciso. Malfoy, quindi, senza mai entrarne in pieno possesso, era divenuto il vero proprietario della Bacchetta di Sambuco, fino a essere disarmato a sua volta da Harry durante lo scontro a Villa Malfoy, ora il legittimo proprietario. Ignorando questa nuova informazione, Voldemort tenta di uccidere Harry per l'ultima volta; lancia l'Anatema che Uccide, mentre Harry risponde col suo incantesimo preferito, l'Incantesimo di Disarmo. La magia di Harry, a causa dell'impossibilità della Bacchetta di Sambuco di attaccare il suo vero padrone, prevale sulla maledizione di Voldemort, che viene riflessa contro il mago oscuro uccidendolo una volta per tutte.

Il corpo di Voldemort fu spostato in una stanza vicino alla Sala Grande, separato dagli altri caduti.

Conseguenze[]

Il regno di terrore di Voldemort ha fine una volta per tutte. Gli ultimi Mangiamorte sopravvissuti vengono arrestati e condotti ad Azkaban.

Harry Potter decide di rimettere la bacchetta di Sambuco nella tomba di Albus Silente, ben consapevole del pericolo che essa rappresenta e dichiarando che aveva creato molti più danni di quanti ne fossero sufficienti, ma non prima di averla usata per riparare la sua vecchia bacchetta. Se Harry morirà di morte naturale, allora il potere della bacchetta di Sambuco, il quale padrone non era stato sconfitto in battaglia, si annullerà.

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