Il Clabbert è una creatura arboricola, di aspetto simile a un incrocio tra una scimmia e una rana.[1]
Descrizione[]
Aspetto[]
È simile a un incrocio tra una rana e una scimmia. La pelle liscia e priva di pelo è di un verde chiazzato, mani e piedi sono palmati e braccia e gambe sono lunghe ed elastiche, il che rende possibile al Clabbert dondolarsi tra i rami con l'agilità di un orangutan. La testa reca brevi corna e la gran bocca, che pare sempre sorridente, è piena di denti affilatissimi. Il tratto più caratteristico del Clabbert è la grossa pustola al centro della fronte, che diventa scarlatta e lampeggia quando esso avverte un pericolo.[1]
Alimentazione[]
Il Clabbert si nutre soprattutto di piccole lucertole e uccelli.[1]
Distribuzione e Habitat[]
È originario dei paesi dell'America meridionale, anche se è stato esportato in tutto il mondo.[1] Vive sugli alberi, è un abile arrampicatore.
Usi conosciuti[]
I maghi americani una volta tenevano i Clabbert in giardino per segnalare in anticipo l'arrivo di Babbani, ma la Confederazione Internazionale dei Maghi ha introdotto multe che hanno in gran parte posto fine a questa pratica. La vista di un albero di notte pieno di pustole di Clabbert luccicanti, seppur decorativa, attirava troppi Babbani desiderosi di chiedere perché i loro vicini tenessero ancora le lucine di Natale accese in giugno.[1]
Le sue pustole sono usate nella preparazione di pozioni.
Etimologia[]
La parola "Clabber" è una parola scozzese e anglo-irlandese per "fango", "terra soffice" e "argilla bagnata". In dialetto statunitense significa "cagliare/coagulare" o il modo di mescolare un latte.
Curiosità[]
- Un barattolo della farmacia del signor Mulpepper indica che le pustole di Clabbert costano dieci Falci.