- «E Merope? Lei... lei morì, vero? Voldemort non stava in orfanotrofio?»
- — Harry Potter chiede a Albus Silente dell'infanzia di Voldemort[src]
L'Orfanotrofio Wool[2] era un orfanotrofio babbano situato a Londra, noto soprattutto per essere stato la casa d'infanzia di Tom Riddle.[1]
Storia[]
- Albus Silente: «Mi chiedevo se lei potesse raccontarmi qualcosa sulla storia di Tom Riddle. Credo che sia nato qui all'orfanotrofio, vero?»
- Signora Cole: «Esatto. Me lo ricordo benissimo, perché avevo appena cominciato a lavorare qui. Era l'ultimo giorno dell'anno e faceva un freddo terribile, nevicava. Una gran brutta notte. E questa ragazza, non molto più vecchia di me a quel tempo, arrivò barcollando su per i gradini. Be', non era la prima. L'abbiamo accolta e un'ora dopo è nato il bambino. E dopo un'altra ora era morta»
- — Silente e la Signora Cole discutono dell'arrivo di Tom Riddle all'orfanotrofio[1]
L'orfanotrofio fu costruito ed era già operativo prima del 31 dicembre 1926, quando la strega incinta Merope Riddle giunse all'orfanotrofio, poco tempo dopo essere stata abbandonata dal marito Tom Riddle Sr.. Non molto tempo dopo aver dato alla luce suo figlio e avergli dato il nome di suo padre, Merope morì. L'orfanotrofio si prese cura del neonato, senza conoscere la sua discendenza magica. Intorno a lui avvennero spiacevoli incidenti, ma senza alcuna prova concreta per accusare il giovane Tom. Quest'ultimo non strinse legami sentimentali con l'orfanotrofio, poiché il personale raramente gli diede sostegno genitoriale a causa della sua natura indipendente: Tom piangeva raramente da bambino e terrorizzava costantemente i suoi compagni orfani a causa della sua unicità; essendo cresciuto senza l'amore dei genitori e tra persone diverse da lui, Tom trovò impossibile legarsi a loro. In un'occasione Tom accusò di pazzia senza esitazione la signora Cole quando capì che lo avrebbe mandato in un manicomio per le sue azioni, mentre la stessa Cole espresse gioia nel sapere che Tom si sarebbe allontanato dall'orfanotrofio durante i suoi studi.[1]
Nel 1938, Albus Silente giunse alla struttura per portare Tom a Hogwarts.[1] Durante i suoi sette anni di scuola, Tom desiderò profondamente evitare di tornare all'orfanotrofio Wool per le estati; egli, infatti, fece anche una richiesta speciale all'allora preside Armando Dippet per rimanere a scuola durante le vacanze.[3] Durante la vacanza estiva del suo sesto anno nel 1943, Tom lasciò la struttura dirigendosi verso Little Hangleton per confrontarsi con suo padre babbano per poi tornare. Egli uccise suo padre e i suoi nonni, incastrando lo zio materno.[4] Dopo essersi diplomato e diventato legalmente un adulto, Riddle lasciò per sempre l'orfanotrofio Wool, iniziando la sua carriera a Magie Sinister, lungo il percorso che lo avrebbe portato a diventare il più temuto mago oscuro conosciuto.
- Hermione Granger: «Potremmo cercare di scavare nelle fondamenta»
- Harry Potter: «Non avrebbe mai nascosto un Horcrux qui»
- — Harry e Hermione alla ricerca di Horcrux[5]
Qualche tempo prima del 1997, l'orfanotrofio fu demolito per far posto ad un palazzo di uffici. Durante la loro ricerca degli Horcrux di Lord Voldemort, Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley indagarono sulla possibilità che avesse nascosto uno di essi nell'orfanotrofio, anche se Harry dubitava fortemente che ne avrebbero trovato uno lì, dal momento che l'eredità babbana di Voldemort sarebbe stata qualcosa che quest'ultimo non aveva il desiderio di ricordare. Quando si recarono sul posto, l'orfanotrofio era stato sostituito da uffici, costringendo il trio a partire per cercare gli Horcrux altrove.[5]
Descrizione[]

Il cancello d'ingresso dell'orfanotrofio.
- «Silente entrò in un ingresso col pavimento a scacchi bianchi e neri; il luogo era squallido ma immacolato»
- — Descrizione dell'orfanotrofio[src]
Durante gli anni '30, l'orfanotrofio era un edificio quadrato circondato da alte ringhiere. Era fatiscente ma pulito, e gli orfani della residenza erano ben curati e generalmente felici. Occasionalmente si godevano anche le vacanze al mare. Nonostante ciò, si può immaginare che l'orfanotrofio avesse avuto qualche spiacevolezza, poiché Tom disprezzava tornarci, e Harry Potter in seguito notò che sembrava "un luogo triste in cui crescere". L'orfanotrofio era gestito dalla signora Cole.[1]
Residenti noti dell'orfanotrofio[]
Orfani[]
- Amy Benson[1]
- Dennis Bishop[1]
- Tom Riddle[1] (stanza 27)[6]
- Billy Stubbs[1]
- Eric Whalley[1]
Staff[]
- Signora Cole[1]
- Martha[1]
- Wool (forse)
Dietro le quinte[]
- Nella serie di romanzi di Harry Potter non viene dato alcun nome all'orfanotrofio. L'orfanotrofio viene nominato per la prima volta nell'adattamento cinematografico di Harry Potter e il principe mezzosangue.
- È interessante notare che il design delle pareti dell'orfanotrofio come mostrato nell'adattamento cinematografico di Harry Potter e il principe mezzosangue è simile a quello dell'Ufficio Misteri.
Apparizioni[]
- Harry Potter e la camera dei segreti (Prima menzione)
- Harry Potter e il calice di fuoco (Solo menzionato)
- Harry Potter e il principe mezzosangue (Possibile apparizione) (Flashback)
- Harry Potter e il principe mezzosangue (film) (Flashback) (Identificato per la prima volta come Orfanatrofio Wool)
- Harry Potter e il principe mezzosangue (videogioco) (Flashback)
- Harry Potter e i doni della morte (Solo menzionato)
- Pottermore (Flashback)
- Wizarding World (Flashback)
- LEGO Harry Potter: Anni 5-7 (Flashback)
- Harry Potter: Il libro dei personaggi (Solo menzionato)
- Harry Potter: Wizards Unite (Solo menzionato)
Note[]
- ↑ 1,00 1,01 1,02 1,03 1,04 1,05 1,06 1,07 1,08 1,09 1,10 1,11 1,12 1,13 1,14 1,15 1,16 1,17 1,18 1,19 1,20 Harry Potter e il principe mezzosangue, Capitolo 13 (Il Riddle segreto)
- ↑ Harry Potter e il principe mezzosangue (film)
- ↑ Harry Potter e la camera dei segreti, Capitolo 13 (Il diario segretissimo)
- ↑ Harry Potter e il principe mezzosangue, Capitolo 17 (Un ricordo lumacoso)
- ↑ 5,0 5,1 Harry Potter e i doni della morte, Capitolo 15 (La vendetta del folletto)
- ↑ Harry Potter e il principe mezzosangue (film)