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Pottermore ; Opuscolo sui Mezzosangue

Sanguemarcio e i Pericoli che Pongono a una Pacifica Società Purosangue

«È una cosa disgustosa da dire a una persona. Come dire sangue sporco. Sangue babbano. È roba da matti.»
— Spiegazione del termine "Sanguemarcio"[src]

Sanguemarcio (ing: Mudblood) è un termine altamente dispregiativo per indicare un mago o strega Nato Babbano; cioè, individui senza familiari magici. Malgrado non sembri esserci alcuna differenza nella potenza magica dei Nati Babbani o dei Mezzosangue rispetto a coloro che sono nati Purosangue, i suprematisti purosangue li considerano comunque di "discendenza inferiore", immeritevoli della magia, e ritengono che debbano essere trattati come cittadini di terza classe.

L'insulto stesso racchiude il concetto che i Nati Babbani abbiano il sangue "contaminato" e siano una vergogna per l'intero Mondo Magico, indegni di essere streghe o maghi, indegni della magia stessa. L'epiteto suggerisce un sangue "impuro", "sporco", ed è considerato estremamente offensivo. Esistono, a quanto pare, altre espressioni con un significato simile, seppur meno diffuse. Una di queste è: "sudicia creatura".[1]

Nelle prime traduzioni, il termine è stato tradotto come Mezzosangue, che ha tuttavia un significato completamente diverso, dato che indica figli di un mago e un babbano. Questo errore è stato corretto solo nelle successive traduzioni.

Storia del suo utilizzo[]

«Un traditore del proprio sangue per me viene subito dopo un Sanguemarcio»
— Bellatrix Lestrange[src]
Sanguemarcio

Bellatrix Lestrange incide l'insulto nel braccio di Hermione Granger

Molte delle antiche famiglie magiche davano grande importanza alla purezza del sangue e rifiutavano qualsiasi legame con i Babbani e i Nati Babbani, considerandoli di gran lunga inferiori a loro.[2] Questa convinzione era particolarmente radicata tra i maghi oscuri, primo fra tutti Gellert Grindelwald e i suoi seguaci, ma anche tra i Mangiamorte, i Ghermidori e gli altri adepti di Lord Voldemort. Persino alcuni Mezzosangue fanatici, come lo stesso Voldemort, condividevano questi pregiudizi e non esitavano a usare il termine "Sanguemarcio". È possibile che molte famiglie di purosangue perpetuassero questa discriminazione, sebbene in forme meno violente. Altre, invece, come i Weasley, rifiutavano apertamente queste idee e per questo venivano etichettate come "traditori del loro sangue" o "amanti dei Sanguemarcio".

MNCR

Nelle conversazioni educate, il termine "Sanguemarcio" non viene generalmente usato, poiché considerato estremamente offensivo e volgare, al pari degli insulti razziali del mondo babbano. Ciononostante, molte famiglie di sangue puro continuavano a pensare ai nati Babbani in quei termini, pur senza dar voce all'insulto.

Quando Voldemort prese il controllo del Ministero della Magia britannico nel 1997, l’uso del termine divenne più frequente, tanto da comparire persino sulla Gazzetta del Profeta e nella propaganda ministeriale. Una strega impiegata presso la Commissione per il Censimento dei Nati Babbani lo usava senza remore, senza timore di ripercussioni. Questo era perfettamente in linea con l'ideologia dei Mangiamorte, ormai diffusa tra la popolazione, secondo cui i Nati Babbani non fossero veri maghi e streghe e che "rubassero" la magia, portando così a processi farsa.[3]

Utilizzato da Draco Malfoy[]

«Nessuno ha chiesto il tuo parere, lurida Sanguemarcio»
— Draco insulta Hermione Granger[src]

Quando Draco Malfoy chiamò Hermione Granger "lurida Sanguemarcio" nel 1992, rischiò di essere aggredito da diversi membri della squadra di Quidditch di Grifondoro e per poco non si prese una maledizione da Ronald Weasley[4]. Quando la Camera dei Segreti venne aperta, esclamò: «La prossima volta tocca a voi, Sanguemarcio[5].

Quando Harry Potter e Ron Weasley assunsero le sembianze di Tiger e Goyle – gli scagnozzi di Malfoy – grazie alla Pozione Polisucco, Draco disse di Harry: "San Potter, l’amico dei Sanguemarcio. Lui è un altro che non ci tiene al buon nome di mago, altrimenti non se ne andrebbe sempre in giro con quella presuntuosa Sanguemarcio della Granger." Draco usò lo stesso termine anche per riferirsi a coloro che erano stati pietrificati e portati in Infermeria, dicendo a quello che pensava fosse Tiger: "Be’, vattene in infermeria, e dai un calcio da parte mia a tutti quei Sanguemarcio".[6]

Alla Coppa del Mondo di Quidditch del 1994, Malfoy chiamò Hermione una Babbana. Quando Harry ribatté che era una strega, lui scrollò le spalle con un sorrisetto sprezzante. "Se credi che non possano riconoscere una Sanguemarcio, restate pure dove siete"[7]

Poche settimane dopo, distribuì per la scuola spillette con la scritta Potter fa schifo! e le sventolò sotto il naso di Hermione. "Ne vuoi una, Granger? Ne ho un sacco. Però non toccarmi la mano. Me la sono appena lavata, sai, non voglio che una Sanguemarcio ci sbavi sopra".[8]

Quando Hermione confidò a Harry e Ron che qualcuno l'aveva invitata al Ballo del Ceppo, Malfoy, che stava origliando, scoppiò a ridere: "Stai scherzando, Weasley? Vorresti dire che qualcuno ha invitato quella roba al ballo? Non la Sanguemarcio zannuta?"[9]

Come membro della Squadra d’Inquisizione della Umbridge, Malfoy tolse dieci punti a Grifondoro perché Hermione era una Sanguemarcio[10].

Nel 1996, nel negozio di Madama McClan, quando Harry, Ron e Hermione fecero il loro ingresso, Malfoy arricciò il naso e disse con tono svogliato: "Se ti stai chiedendo che cos’è questa puzza, Madre, è appena entrata una Sanguemarcio"[11].

Infine, sulla Torre di Astronomia, mentre affrontava Silente, si vantò dei suoi tentativi di ucciderlo. Con un lampo crudele nello sguardo, ammise di aver preso spunto da Hermione e, nel dirlo, la chiamò ancora una volta "Sanguemarcio"[12].

Utilizzato dai Nati Babbani[]

Hermione Granger: «E io sono perseguitata quanto un goblin o un elfo, Unci-Unci! Io sono una Sanguemarcio!»
Ron Weasley: «Non dire...»
Hermione Granger: «Perché non dovrei? Sanguemarcio e fiera di esserlo!»
— Hermione si rifiuta di lasciarsi infastidire da quella parola[src]

C’erano alcuni Nati Babbani che rifiutavano di lasciarsi umiliare da quella parola. Lily Evans, per esempio, disse al suo ex amico Severus Piton che, se intendeva chiamare così gli altri Nati Babbani, allora avrebbe dovuto farlo anche con lei. E quando lui lo fece, non sembrò dargli troppo peso. Hermione Granger, nel 1998, si dichiarò fiera di essere una "Sanguemarcio"[13].

Curiosità[]

  • Il termine sembra trarre ispirazione dall'insulto reale “mud people”, un’espressione dispregiativa usata in passato contro i neri, prima che si diffondessero altri insulti.
    • Un’altra espressione, “mud races”, veniva invece impiegata dai suprematisti bianchi per indicare qualsiasi gruppo etnico proveniente dall’Africa, dal Medio Oriente o dall’Asia, o con antenati originari di quelle regioni, e talvolta persino per alcune persone di discendenza europea. Anche questa terminologia potrebbe aver influenzato la nascita dell’insulto.
  • Nell’adattamento cinematografico di Harry Potter e la Camera dei Segreti, quando Draco Malfoy chiama Hermione Granger “filthy little Mudblood" ("sporca piccola Mezzosangue" nel doppiaggio italiano), è evidente che lei conosca già il significato del termine—il che risulta insolito, dato che difficilmente avrebbe potuto sentirlo prima di quel momento. Saranno lei e Rubeus Hagrid a spiegarlo a Harry Potter. È possibile, certo, che lo abbia scoperto nei suoi studi, ma nel romanzo Hermione non ne aveva mai sentito parlare prima, ed è Ron Weasley a chiarirne il significato a lei e a Harry.
  • Nella prima parte dell'adattamento cinematografico di Harry Potter e i Doni della Morte, Bellatrix Lestrange tortura Hermione Granger incidendole sulla pelle la parola sanguemarcio. Un episodio che nei romanzi non compare, ma che richiama un'ombra ben più cupa della storia: l'Olocausto, quando ai prigionieri dei campi di concentramento venivano tatuati numeri identificativi sull’avambraccio. J.K. Rowling, infatti, ha tratto ispirazione dagli orrori della Germania nazista per delineare i Mangiamorte.
  • Proprio come accade con altri insulti etnici nel mondo reale, Hermione usava quel termine riferendosi a sé stessa in modo ironico. È un fenomeno simile a quello che si osserva in alcune minoranze etniche, che talvolta si riappropriano di parole un tempo usate per umiliarle e ferirle, trasformandole in segni di appartenenza e identità culturale. Ma ciò non significa che chi non appartiene a quel gruppo possa farne lo stesso uso: sulle labbra sbagliate, quelle parole restano un’offesa.

Note[]

  1. Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Capitolo 10 (Luna Lovegood)
  2. Nella sezione F.A.Q. del sito web, J. K. Rowling ha dichiarato che "per quanto riguarda personaggi come Lucius Malfoy, ad esempio, un nato babbano è 'male' come un babbano."
  3. Template:DH
  4. Harry Potter e la camera dei segreti, Capitolo 7 (Sussurri e Sanguemarcio)
  5. Harry Potter e la camera dei segreti, Capitolo 8 (La festa di complemorte)
  6. Harry Potter e la camera dei segreti, Capitolo 12 (La pozione polisucco)
  7. Harry Potter e il calice di fuoco, Capitolo 9 (Il Marchio Nero)
  8. Harry Potter e il calice di fuoco, Capitolo 18 (La pesa delle bacchette)
  9. Harry Potter e il calice di fuoco, Capitolo 23 (Il Ballo del Ceppo)
  10. Harry Potter e l'Ordine della Fenice Capitolo 28 (Il peggior ricordo di Piton)
  11. Harry Potter e il principe mezzosangue, Capitolo 6 (La deviazione di Draco)
  12. Harry Potter e il principe mezzosangue, Capitolo 27 (La Torre)
  13. Harry Potter e i doni della morte, Capitolo 24 (Il fabbricante di bacchette)