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- «Vedi? Era un nome che già usavo a Hogwarts, ma naturalmente soltanto con gli amici più intimi. Credi forse che intendessi usare per sempre lo sporco nome da Babbano di mio padre? Io, che per parte di madre ho nelle vene il sangue di Salazar Serpeverde? Io, chiamarmi con il nome di uno stupido Babbano qualunque, che mi aveva abbandonato ancor prima che nascessi solo perché aveva scoperto che sua moglie era una strega? No, Harry. Mi sono creato un nuovo nome, un nome che, quando fossi diventato il più grande stregone di tutti i tempi, al solo pronunciarlo avrebbe fatto tremare tutti i maghi della terra!»
- — La trasformazione di Tom Riddle in Lord Voldemort[src]
Tom Orvoloson Riddle (ing: Tom Marvolo Riddle) (31 dicembre 1926[1] – 2 maggio 1998), più tardi conosciuto come Lord Voldemort o, alternativamente come Tu-Sai-Chi, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, o il Signore Oscuro, fu un mago mezzosangue[4] inglese considerato come il più potente e pericoloso Mago oscuro di tutti i tempi.[16][17] Fu tra i più grandi maghi mai esistiti, spesso considerato come il secondo mago più potente della storia, superato solo da Albus Silente.
Figlio unico di Tom e Merope Riddle, crebbe in un orfanotrofio Babbano dopo che suo padre abbandonò lui e sua madre dopo che gli effetti della magia con cui Merope lo aveva costretto a sposarlo sparirono e sua madre morì pochi istanti dopo aver partorito e avergli dato il nome di suo padre e di suo nonno materno, Orvoloson Gaunt.
Riddle iniziò a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts nel 1938 e fu smistato nella casa di Serpeverde. Alcune delle sue prime attività includono l'apertura della Camera dei Segreti di Salazar Serpeverde e l'utilizzo del mostro per attaccare studenti nati babbani, un servizio di diversi mesi come agente di acquisto per il negozio di artefatti oscuri Magie Sinister, e l'ottenimento dell'immortalità tra gli anni 1943 e 1998, un processo iniziato con la creazione del suo primo Horcrux all'età di sedici anni. Dividendo la propria anima in otto frammenti complessivi, Riddle creò sette Horcrux, di cui uno accidentalmente e senza esserne a conoscenza - Harry Potter.
Abbandonato il suo nome "babbano", divenne l'autoproclamato Lord Voldemort (un anagramma del suo nome di nascita) e si mise a capo di un vero e proprio esercito di maghi e creature oscure, commettendo innumerevoli omicidi e atrocità personalmente e attraverso i suoi seguaci. Voldemort fu strappato via dal proprio corpo nel 1981 dopo aver tentato di uccidere Harry Potter.
Benché non potesse morire, non fu in grado di riottenere un corpo fisico permanente fino al 1995, passando così quattordici anni come "meno che spirito, meno del più miserabile fantasma", eppure vivo[18].
Il tanto temuto ritorno di Lord Voldemort avvenne nel giugno del 1995, ma per quasi un anno il Ministero della Magia si rifiutò di riconoscerlo in mancanza di prove evidenti. Venne finalmente ucciso nella battaglia di Hogwarts, dopo che tutti i suoi Horcrux erano stati distrutti. L'anima spezzata e mutilata di Riddle rimase quindi intrappolata nel Limbo per l'eternità, impossibilitata a proseguire nell'aldilà o a tornare nel mondo dei vivi come Fantasma.
Biografia[]
Primi anni di vita (1926–1938)[]
- Signore Cole: «Spaventa gli altri bambini.»
- Albus Silente: «Vuol dire che è prepotente?»
- Signore Cole: «Diciamo così ma è molto difficile sorprenderlo. Ci sono stati degli episodi... delle cose brutte... Il coniglio di Billy Stubbs... Be', Tom ha detto che non è stato lui e io non vedo come avrebbe potuto, ma comunque non si è impiccato da solo alle travi, no?»
- — La signora Cole informa Albus Silente della vita di Tom Riddle all'Orfanotrofio di Wool[src]
Tom Orvoloson Riddle nacque il 31 dicembre 1926 all'Orfanotrofio Wool di Londra, dove sua madre Merope barcollò fino alla porta dell'orfanotrofio, dove lo diede alla luce morendo poco dopo avergli scelto il nome. Riddle crebbe quindi lì, ma malgrado ignorasse di essere un mago aveva una certa conoscenza delle sue capacità e un controllo decisamente insolito su di esse per una persona della sua età.
Poteva spostare gli oggetti con la mente e farli fluttuare dove desiderava, manipolare animali e creature come desiderava, parlare il serpentese e usare il suo potere per infliggere danni ad altre persone arrivando addirittura a ferirle.
Dopo aver litigato con Billy Stubbs usò i suoi poteri per impiccare il coniglio di quest'ultimo, mentre in un'altra occasione portò altri due orfani, Dennis Bishop e Amy Benson, in una grotta, con la magia, spaventandoli così tanto da traumatizzarli. Riddle spesso derubava i suoi compagni di orfanotrofio e teneva le loro cose come trofei.
«Sapevo di aver appena incontrato il più pericoloso mago Oscuro di tutti i tempi? No, non avevo idea che crescendo sarebbe diventato quello che è» rispose Silente. «Tuttavia fui senza dubbio affascinato da lui. Tornai a Hogwarts deciso a tenerlo d’occhio, cosa che avrei dovuto fare in ogni caso, perché era solo e senza amici; ma già sentivo di doverlo fare per il bene degli altri quanto per il suo>>.
Quando Riddle aveva undici anni, Silente, all'epoca insegnante di Trasfigurazione a Hogwarts, andò a all'orfanotrofio per farlo iscrivere alla scuola. Quando Silente fu finalmente presentato al ragazzo, Riddle inizialmente credette che fosse un medico o uno psichiatra di qualche tipo, venuto a portarlo in un manicomio a causa di ciò che il personale aveva visto, ma gli credette subito quando gli disse che era un mago e che Hogwarts era una scuola di magia. Esaltato dalla scoperta Tom si vantò delle sue imprese, tra cui il suo essere un Rettilofono. Silente rimproverò Riddle per aver derubato gli altri orfani e gli intimò di restituire loro gli oggetti con le sue scuse. Avvertì anche Riddle di smettere di maltrattare gli altri, poiché a Hogwarts ciò non era tollerato. Fin da bambino Riddle era completamente autonomo e incline all'autoisolamento e disprezzava tutto ciò che lo rendeva ordinario come il suo nome, in quanto molto comune.
Dato che non aveva soldi, Riddle ne ricevette dal fondo per non abbienti della scuola, ma non volle l'aiuto e la compagnia di Silente per andare a Diagon Alley, preferendo fare da solo. Data la scarsezza di fondi, dovette accontentarsi di libri e uniforme di seconda mano, e comprò da Olivander una bacchetta, lunga tredici pollici e mezzo, fatta di tasso con un nucleo di piuma di fenice e per gli anni a venire ne fu molto soddisfatto.
Anni a Hogwarts (1938-1945)[]
<<Arrivò l’inizio dell’anno scolastico e con esso arrivò Tom Riddle, un ragazzo tranquillo, con un’uniforme di seconda mano, che si mise in fila con gli altri del primo anno per essere Smistato. Fu assegnato alla Casa di Serpeverde nello stesso istante in cui il Cappello Parlante sfiorò la sua testa. Non so quanto tempo dopo Riddle apprese che il celebre fondatore della Casa sapeva parlare coi serpenti… forse quella sera stessa. La scoperta può soltanto averlo esaltato e aver accresciuto il suo senso di importanza. Tuttavia, se spaventò o cercò di affascinare i compagni Serpeverde con esibizioni di Serpentese in sala comune, non ne giunse voce al corpo insegnanti. Riddle non diede alcun segnale di arroganza o aggressività. Essendo un orfano di insolito talento e di bell’aspetto, fin dal suo arrivo attirò l’attenzione e la comprensione dei professori. Sembrava educato, tranquillo, e avido di sapere. Quasi tutti furono assai favorevolmente colpiti da lui».
Riddle iniziò a studiare a Hogwarts nel 1938 e fu smistato in Serpeverde la casa fondata dal suo antenato Salazar Serpeverde. Durante le vacanze estive, era costretto a ritornare all'orfanotrofio, che disprezzava e temeva più di ogni altro posto sulla Terra.
Grazie alle sue eccezionali capacità di recitazione, alle sue grandi capacità e al suo bell'aspetto, fu in grado di ottenere l'ammirazione di tutto lo staff di Hogwarts, con l'unica eccezione di Silente, che, sebbene non necessariamente sospettoso di Riddle, non dimenticò mai le sue malefatte all'orfanotrofio, né il suo comportamento inquietante durante il loro primo incontro. A sua volta, Riddle si rese conto di essere stato negligente nel mostrare a Silente il suo vero carattere durante il loro primo incontro, e non tentò mai di affascinarlo come aveva fatto con gli altri suoi insegnanti. Col tempo arrivò a temere e disprezzare Silente. A un certo punto venne ammesso nel Lumaclub.
Nel corso del tempo, Riddle radunò a sé una banda di teppisti Serpeverde un misto di deboli in cerca di protezione, ambiziosi in cerca di gloria condivisa, e di bruti che gravitavano attorno a un capo in grado di mostrare loro forme più sofisticate di crudeltà. In altre parole, erano i precursori dei Mangiamorte e difatti alcuni di loro divennero i primi Mangiamorte, dopo aver lasciato Hogwarts. Malgrado li definisse suoi amici, li considerava poco più che servi e non gli importava nulla di loro.
«Mi dissero che Riddle era ossessionato dalla sua stirpe. Questo è comprensibile, naturalmente; era cresciuto in un orfanotrofio ed era ovvio che desiderasse sapere come c’era arrivato. Pare che abbia cercato invano tracce di Tom Riddle Senior sugli scudi nella sala dei trofei, tra le liste dei prefetti nei vecchi documenti scolastici, perfino sui libri di Storia della Magia. Infine fu costretto ad accettare il fatto che il padre non aveva mai messo piede a Hogwarts. Fu allora, credo, che abbandonò il suo nome per sempre, assunse l’identità di Lord Voldemort e cominciò le indagini sulla famiglia della madre che fino ad allora aveva disprezzato, la donna che, ricorderai, era convinto non potesse essere una strega, poiché aveva ceduto alla vergognosa debolezza umana della morte>>.
Una volta arrivato a Hogwarts, Riddle divenne ossessionato dalla sua stirpe e iniziò a fare ricerche nella speranza di identificare suo padre, da cui presumeva di aver ereditato la magia, poiché credeva che se sua madre fosse stata magica non sarebbe morta. Cercò il nome di suo padre nella sala dei trofei della scuola, nei registri dei prefetti di Hogwarts e nei libri di storia della magia, ma non trovò nulla che suggerisse che suo padre avesse frequentato Hogwarts, quindi dovette arrendersi all'evidenza di aver ereditato la magia da sua madre o di essere un Nato Babbano. Fu in questo periodo che Riddle si diede lo pseudonimo di "Lord Voldemort", anagrammando il suo nome.
Apertura della Camera dei Segreti[]
Usando il suo secondo nome, Orvoloson, che sapeva essere quello di suo nonno materno, Riddle scoprì l'esistenza della famiglia Gaunt gli ultimi discendenti noti di Salazar Serpeverde. A un certo punto scoprì l'esistenza della Camera dei Segreti e durante il suo quinto anno, riuscì a trovarla e a domare il Basilisco che dimorava all'interno, essendo l'Erede di Serpeverde e scatenò il mostro nella scuola per epurarla da tutti coloro che secondo il suo antenato e lui, erano indegni di studiare la magia: i Nati Babbani. Lo stesso anno fu nominato Prefetto.
Alla fine il Basilisco uccise una studentessa di nome Mirtilla Warren, e il Consiglio decise che Hogwarts doveva essere chiusa. Durante quell'anno, Riddle fece una richiesta speciale affinché il preside Armando Dippet gli permettesse di rimanere a scuola durante le vacanze estive. Tuttavia, Dippet gli disse che avrebbe anche potuto fare uno strappo alla regola per lui in circostanze normali, ma con tutto quello che stava succendo era impossibile e rivelò che la scuola avrebbe potuto essere chiusa definitivamente.
Rendendosi conto che la Camera avrebbe dovuto essere chiusa e il colpevole catturato per fare sì che la scuola rimanesse aperta (e non dover tornare permanentemente all'orfanotrofio), Riddle incastrò Rubeus Hagrid e il la sua Acromantula, Aragog, così Hagrid fu espulso e Riddle ironicamente ricevette un premio per i servizi speciali resi alla scuola. Silente però credeva all'innocenza di Hagrid e convinse Dippet a tenerlo e istruirlo come guardiacaccia. Inoltre diffidava apertamente di Riddle che si rese conto che non sarebbe stato prudente riaprire la camera mentre era ancora a scuola.
Nell'estate del 1943 Riddle andò a Little Hangleton per conoscere la famiglia di sua madre. Tuttavia una volta arrivato a casa Gaunt, scoprì che suo nonno era morto e che il suo unico parente in vita da parte materna era suo zio Orfin dal quale rimase tutt'altro che impressionato.
- Orfin: «Pensavo che eri quel Babbano. Sei uguale a quel Babbano.»
- Tom: «Quale Babbano?»
- 'Orfin: «Orfin: Quel Babbano che piaceva a mia sorella, quel Babbano che vive nella casa grande lassù, Sei identico a lui. Riddle. Ma adesso è più vecchio, eh? È più vecchio di te, adesso che ci penso… È tornato, sai.»
- — {{{6}}}
Orfin inizialmente scambiò Tom per suo padre, ma sentendolo parlare in Serpentese, capì che non potesse essere un Babbano e realizzò che era anche troppo giovane per essere Riddle Senior e pur senza capire chi fosse raccontò al nipote per sommi capi la storia dei suoi genitori, cosa che fece infuriare Tom al punto da spingerlo a cercare vendetta. Riddle schiantò Orfin, prese la sua bacchetta, andò a Casa Riddle e usando la bacchetta di suo zio, uccise suo padre, suo nonno e sua nonna con la Maledizione Mortale. In seguito, per nascondere i suoi crimini, tornò alla baracca di Orfin e gli modificò la memoria, facendogli credere di essere l'assassino, così quando il Ministero della Magia indagò sul crimine, lui confessò e fu condannato all'ergastolo ad Azkaban. Prima di andarsene Tom prese l'anello dello zio, l'ultimissimo cimelio dei Gaunt.
Gli Horcrux[]
- «Tom: Come si fa a spaccare l’anima?
Horace Lumacorno: Ecco, tieni a mente che l’anima deve restare integra e indivisa. Spaccarla è un atto di violenza, è contro natura.
Tom: Ma come si fa?
Horace Lumacorno: Con un’azione malvagia... L'azione malvagia suprema. Commettendo un omicidio. Uccidere lacera l’anima. Il mago che intende creare un Horcrux usa il danno a suo vantaggio: rinchiude la parte strappata.» - — {{{2}}}
Durante il suo sesto anno, Riddle discusse con il professor Lumacorno della possibilità di creare più di un Horcrux. Nella sua adolescenza, Riddle stava cercando di rendersi immortale; non essendo in grado di trovare alcuna informazione registrata sulla creazione di più Horcrux. chiese un parere all'esperto e ben informato Lumacorno prima di tentare l'impresa. Lumacorno rispose a tutte le domande di Riddle credendo che fosse semplicemente curiosità accademica, ma era profondamente inorridito al pensiero di creare più Horcrux.
Riddle quindi sfruttò gli omicidi già commessi e trasformò un diario e l'anello rubato a suo zio nei suoi primi Horcrux. Il diario tuttavia doveva servire anche a far riaprire la Camera dei Segreti, in modo da portare a compimento l'opera di Salazar Serpeverde.
Al settimo anno, Riddle fu nominato Caposcuola, ottenne voti eccezionali in ogni esame e ricevette una medaglia al merito magico, venendo considerato uno degli studenti più brillanti che avessero mai frequentato Hogwarts, un fatto ammesso dallo stesso Silente.
Dopo Hogwarts (1945-1949)[]
Dopo essersi diplomato, Tom chiese al preside Dippet di poter rimanere a Hogwarts come professore di Difesa contro le Arti Oscure, Riddle voleva rimanere ad Hogwarts innanzitutto perché la considerava casa sua, poi perché sperava di usare la sua posizione da insegnante per reclutare studenti nel suo futuro esercito e infine voleva continuare ad apprendere i segreti magici del castello. Tuttavia Dippet rifiutò di assumerlo perché lo considerava troppo giovane e gli propose di ricandidarsi tra qualche anno se avesse desiderato ancora insegnare.
Poco prima di lasciare Hogwarts, tuttavia, Riddle convinse Helena Corvonero, la figlia di Priscilla Corvonero e il fantasma della Casa omonima, a rivelargli la posizione del diadema di sua madre, che lei rivelò essere un albero cavo nel profondo di una remota foresta in Albania. Riddle vi si recò e lo recuperò, uccidendo un contadino albanese lungo la strada in modo da fare del diadema il suo terzo Horcrux.
Al suo ritorno in Gran Bretagna, a Riddle furono offerti diversi incarichi presso il Ministero della Magia, ma rifiutò tutte le proposte e si mise a fare il commesso da Magie Sinister e tutti gli insegnanti che l’ammiravano dissero che era sprecato, un giovane mago così talentuoso finire a fare il commesso in un negozio. Ma Voldemort era molto più di un commesso. Educato, di bell’aspetto e capace, ben presto si vide affidare compiti particolari, di un genere possibile solo in un posto come Magie Sinister, specializzato in oggetti insoliti e potenti. Voldemort veniva inviato a convincere le persone a vendere i propri tesori, ruolo in cui pare che fosse straordinariamente abile.
A causa del suo lavoro, Riddle fece amicizia con Hepzibah Smith, una ricca e anziana discendente di Tosca Tassorosso e a un certo punto la donna mostrò a Riddle i suoi due tesori più preziosi: il medaglione di Salazar Serpeverde e la coppa di Tosca Tassorosso. Desiderando i due oggetti, Riddle uccise Hepzibah avvelenandola, dopodiché si licenziò e scomparve senza lasciare traccia. Per depistare le indagini utilizzò di nuovo il trucco di creare un ricordo fasullo, facendo credere a Hokey l'Elfa Domestica di Hepzibah, di aver avvelenato per errore la cioccolata serale della padrona. Dato che Hokey era vecchia e confusa il Ministero credette a questa versione dei fatti e classificò la morte di Hepzibah come omicidio colposo. Poco dopo Voldemort uccise un vagabondo Babbano e usò il suo omicidio e quello di Hepzibah per trasformare la coppa e il medaglione in altri Horcrux.
Riddle scomparve per dieci lunghi anni in cui si immerse sempre più profondamente nelle Arti Oscure, viaggiò molto, frequentò persone poco raccomandabili. Avendo diviso la sua anima così tante volte, perse il suo bell'aspetto e cominciò ad assumerne uno sempre più disumano, cominciando inoltre usare apertamente lo pseudonimo di "Lord Voldemort", interrompendo i contatti con Lumacorno.
Alla fine, Riddle tornò a Hogwarts per chiedere di nuovo la posizione di docente di Difesa Contro le Arti Oscure, ma Dippet ormai era andato in pensione e il preside era Albus Silente che non aveva alcuna intenzione di assumerlo e che anzi aveva cominciato a tenerlo d'occhio. Dopo una breve chiacchierata superficialmente amabile, Silente chiese direttamente a Tom perché aveva fatto domanda di assunzione, poiché sapeva benissimo che Riddle non aveva alcun desiderio di insegnare. Tom quindi se ne andò dopo un ultimo, gentile rimprovero da parte del suo ex insegnante. Da quel giorno in poi, Hogwarts non poté trattenere un insegnante di Difesa contro le Arti Oscure per più di un anno, cosa che fu attribuita da Silente a una maledizione di Riddle. La visita a Hogwarts, tuttavia, non fu inutile, poiché Riddle ne approfittò per nascondere il diadema nella Stanza delle Necessità, dove credeva che non sarebbe mai stato ritrovato.
Voldemort, come ora veniva chiamato esclusivamente, trascorse gli anni successivi raccogliendo seguaci che collettivamente si chiamavano Mangiamorte. Alcuni si unirono a lui per odio verso i Babbani e i Nati Babbani; mentre altri erano avidi di dominio, ricchezza e fama; altri ancora si unirono al Signore Oscuro per paura, altri ancora furono stregati, ricattati e ingannati.
Ad un certo punto in questo periodo, Voldemort migliorò notevolmente le sue abilità nella Legilimanzia, divenendo in grado di leggere, controllare e sconvolgere le menti degli altri, e di capire quasi sempre quando gli veniva mentito. Secondo Severus Piton, Voldemort spesso si divertiva a invadere le menti degli altri, creando visioni progettate per torturarli fino alla follia.
Prima Guerra dei Maghi[]
Nel 1970, Voldemort diede il via alla Prima Guerra dei Maghi e per rinforzare il suo esercito approfittò di una delle più grandi debolezze del mondo magico: i pregiudizi contro le creature non umane. Il Signore Oscuro reclutò i giganti che molto tempo prima erano stati cacciati dai maghi sulle montagne, e i lupi mannari che venivano perseguitati dalla maggior parte delle streghe e dei maghi. Molti temevano che anche i goblin si sarebbero uniti a lui, ma ciò non accadde mai. In effetti, Voldemort uccise una famiglia di goblin vicino a Nottingham ad un certo punto durante la guerra, anche se non si sa per quale motivo. Sfruttò anche i cadavere di coloro che aveva ucciso per creare degli Inferi.
Bartemius Crouch Sr Direttore dell'Ufficio Applicazione della legge sulla magia per contrastare l'emergenza, emanò un editto che autorizzava gli Auror a uccidere oltre che a catturare e ad usare le Maledizioni senza Perdono sui sospettati e spesso coloro che venivano arrestati venivano imprigionati ad Azkaban senza processo, cosa che portò molti innocenti a una reclusione ingiusta. A causa delle atrocità commesse dai Mangiamorte e da Voldemort e da quanto quest'ultimo fosse terrificante per aspetto e personalità, la gente aveva paura persino di pronunciare il suo nome, e veniva chiamato "Tu-Sai-Chi" o "Colui-Che-Non-Deve-Essere Nominato" dalla maggior parte della comunità magica.
A causa della presenza di Silente, l'unica persona che Voldemort avesse mai temuto, Hogwarts rimase un luogo sicuro durante la guerra che durò undici lunghi anni. A un certo punto Silente creò l'Ordine della Fenice un'organizzazione segreta dedita a combattere Tom e i suoi seguaci.
In questo periodo Voldemort visitò la casa dei Lee, una famiglia di Mangiamorte e affogò il Kneazle del loro figlio Barnaby.
Nel 1979, Voldemort decise di testare le difese attorno ai suoi Horcrux. Mise il medaglione di Serpeverde nella grotta in cui era stato da bambino e chiese a Regulus Black che giudicava un fedele Mangiamorte, di prestargli il suo elfo domestico, Kreacher. Voldemort portò l'elfo con sé nella grotta, lo costrinse a bere la pozione che aveva preparato per proteggere l'Horcrux e lo lasciò morire sull'isola presente nella grotta. Kreacher però riuscì a scappare usando la magia degli elfi domestici e raccontò a Regulus quello che era successo. Dopo aver ascoltato la storia di Kreacher, Regulus, che cominciava già a pentirsi di essere diventato un Mangiamorte, decise di disertare.
Dato che erano la sua arma migliore Voldemort, non aveva mai svelato a nessuno l'esistenza dei suoi Horcrux, ma di tanto in tanto si era lasciato sfuggire qualche allusione di fronte ai suoi servitori e Regulus fu l'unico abbastanza intelligente da capire cosa lui volesse dire. Si procurò un duplicato del medaglione e vi mise un biglietto affinché Voldemort lo trovasse, poi ordinò a Kreacher di portarlo dove era nascosto il vero medaglione. Una volta che furono giunti sull'isola, con la bacinella della pozione contenente il medaglione, Regulus ordinò a Kreacher di prenderlo una volta che lui avesse finito di berla e di sostituire il medaglione con quello che aveva portato lui, per poi scappare senza di lui e trovare un modo per distruggere l'Horcrux. Regulus morì senza che Voldemort sospettasse che lo avesse tradito e rubato l'Horcrux, ma Kreacher non riuscì a distruggerlo.
Durante questo periodo, Voldemort diede il suo vecchio diario a Lucius Malfoy, che considerava uno dei suoi Mangiamorte più fedeli, ma ovviamente non gli disse cosa fosse e si limitò a raccontargli che il diario era stato abilmente incantato per far riaprire Camera dei Segreti.
Affidò poi la coppa di Tassorosso a Bellatrix Lestrange, un'altra dei suoi fedelissimi ordinandole di custodirla con la massima cura. Bellatrix quindi la fece mettere nella camera blindata di suo marito alla Gringott.
Probabilmente sempre durante questo periodo riportò l'anello nella baracca dei Gaunt, proteggendolo con molte potenti maledizioni.
La profezia[]
- «Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore… nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull’estinguersi del settimo mese... l’Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto… e l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive... il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore nascerà all’estinguersi del settimo mese...»
- — La profezia sulla caduta di Voldemort.
Dieci anni dopo l'inizio della guerra, quando Voldemort era all'apice del suo potere, Sibilla Cooman pronunciò una profezia che annunciò la caduta del Signore Oscuro, profezia che venne udita dal Mangiamorte Severus Piton che però ascoltò solo metà della profezia a causa dell'intervento di Aberforth Silente e riferì a Voldemort ciò che aveva sentito, senza rendersi conto di aver perso una parte importante della profezia. Sentendosi minacciato, Riddle entrò in azione per impedire l'adempimento della profezia.
Il problema era che la profezia avrebbe potuto riferirsi a due bambini: Harry Potter e Neville Paciock. Alla fine Voldemort si convinse che la profezia riguardasse Harry, forse perché Mezzosangue come lui.
La caduta[]
Qualche tempo dopo la nascita di Harry, Peter Minus, membro dell'Ordine della Fenice e custode segreto dei Potter, iniziò a lavorare come Mangiamorte per Voldemort. Il 31 ottobre 1981 disse a Voldemort dove si trovavano i Potter, così lui si recò a Godric's Hollow e assassinò James e Lily, approfittando di un momento in cui erano disarmati.
Tuttavia Lily sacrificò la vita per proteggere suo figlio, donandogli una potentissima protezione, così quando Voldemort tentò di uccidere il bambino, la sua Maledizione Mortale gli rimbalzò addosso: per merito dei suoi Horcrux non morì, ma il suo corpo venne distrutto e lui perse tutti i suoi poteri. Inoltre la sua anima ormai era così instabile che un frammento si separò senza che lui se ne accorgesse e si aggrappò all'unico essere vivente lì presente: Harry stesso. A causa di ciò il piccolo acquisì alcuni dei poteri di Voldemort e ottenne la capacità di vedere nella sua mente, diventando un suo Horcrux. Quel che restava di Voldemort fuggì via e con la sua caduta la guerra finì, dato che privi del leader i Mangiamorte non continuarono le ostilità.
Tra le guerre[]
"Fui strappato via dal mio corpo, diventai meno che spirito, meno del più miserabile fantasma… eppure ero vivo. Che cosa fossi, nemmeno io lo so… Io, che mi sono spinto più in là di ogni altro sul sentiero che conduce all’immortalità. Conoscete il mio obiettivo: dominare la morte. E allora fui messo alla prova, e a quanto pare uno o più dei miei esperimenti funzionarono… perché non ero morto, anche se il maleficio avrebbe dovuto uccidermi. Comunque, ero inerme come la più debole creatura, e non potevo fare nulla… perché non avevo corpo, e qualunque incantesimo in grado di aiutarmi richiedeva l’uso di una bacchetta…"
Voldemort scappò nelle foreste dell'Albania, e attese che i suoi fedeli Mangiamorte lo trovassero e lo aiutassero, ma molti di loro lo credevano morto, e i pochi che gli erano ancora fedeli a furono catturati e imprigionati. L'unico potere che era rimato a Tom era il possesso e poté tornare alla forma fisica impadronendosi di corpi di animali, principalmente serpenti, ma dentro di loro non stava molto meglio rispetto alla forma spirituale perché i corpi degli animali non sono adatti eseguire magie e inoltre il suo possesso riduceva significativamente la durata della loro vita e ogni volta che morivano lui era costretto a tornare alla forma di spirito. Inoltre, per essere aiutato aveva bisogno di una bacchetta, e gli animali, ovviamente, non ne possedevano e non potevano procurargliela. Voldemort non osava andare in un centro abitato per provare a possedere esseri umani, poiché sapeva che gli Auror lo stavano cercando e ridotto in quello stato non sarebbe mai riuscito a sopraffarli.
Ricerca della Pietra Filosofale[]
"Un mago — giovane, sciocco e ingenuo — attraversò la mia strada vagando nella foresta che avevo eletto a mia abitazione. Oh, parve proprio l’opportunità che sognavo… perché lui insegnava alla scuola di Silente… fu facile piegarlo al mio volere… mi riportò in questo paese, e dopo un po’ presi possesso del suo corpo, per sorvegliarlo da vicino mentre eseguiva i miei ordini. Ma il mio piano fallì. Non riuscii a rubare la Pietra Filosofale. Non sarei riuscito ad assicurarmi l’immortalità. Fui ostacolato… ostacolato ancora una volta da Harry Potter…".
Nel 1991, Voldemort ebbe un'occasione di riconquistare il suo corpo: infatti uno dei professori di Hogwarts Quirinus Raptor in parte per curiosità, in parte per il desiderio inconfessato di accrescere il proprio prestigio aveva deciso di provare a rintracciarlo, fantasticava di ottenere fama e gloria grazie a tale impresa e di carpire al Signore Oscuro abilità sufficienti da non essere mai più deriso. Voldemort però si impadronì del suo corpo e tornò in Inghilterra con lui.
In qualche modo, Voldemort venne a conoscenza dell'esistenza della Pietra Filosofale e di come potesse riportarlo alla sua forma fisica. Ordinò a Raptor di rubare la pietra dalla Gringott, ma per sua sfortuna era stata prelevata quello stesso giorno e, attraverso i contatti di Raptor a Hogwarts, apprese che era nascosta a scuola. Di tanto in tanto Raptor (divenuto un Horcrux temporaneo), cercava di opporre una debole resistenza a Voldemort, ma lui era troppo forte per il Corvonero che pur non perdendo l'anima se la trovò totalmente assoggettata alla volontà dell'Erede di Serpeverde. Questo provocò una mutazione spaventosa nel professore dato che Voldemort spuntò sul retro della testa di Quirinus e per nasconderlo il suo nuovo servo cominciò a indossare un turbante color viola, affermando che il fosse il dono di un principe dell'Africa per averlo aiutato a liberarsi di uno zombie.
Per coincidenza, Harry Potter cominciò a frequentare Hogwarts proprio l'anno in cui Voldemort vi tornò. Ovviamente Silente aveva messo delle protezioni intorno alla Pietra e su suo ordine Severus Piton, che aveva cambiato schieramento verso la fine della guerra ed era diventato professore di Pozioni, lo tenne d'occhio.
Il 31 ottobre, Raptor liberò un troll nei sotterranei come distrazione e si intrufolò nel corridoio del terzo piano, dove era stata nascosta la Pietra, ma Piton lo seguì e lo bloccò. In seguito, durante una partita di Quidditch tra Grifondoro e Serpeverde, Voldemort ordinò a Raptor di uccidere Harry e il Corvonero gettò il malocchio sul manico di scopa di Harry per farlo precipatare, ma Piton tentò di salvarlo con una contromaledizione. Hermione Granger, osservando la folla con il binocolo per capire chi stava gettando il malocchio sulla scopa, vide Piton pronunciare discretamente la contromaledizione e pensò che stesse eseguendo la maledizione, quindi corse verso di lui dando fuoco alle sue vesti per distrarlo e farlo fermare, urtando accidentalmente Raptor e interrompendo il contatto visivo necessario per eseguire correttamente il suo incantesimo.
Ospitare l'anima di Voldemort indebolì drasticamente il corpo di Raptor, così lui gli ordinò di predare gli unicorni nella Foresta Proibita e di bere il loro sangue in modo da poter ottenere forza e mantenere in vita Raptor.
Una notte i due incontrarono lì Harry, Draco Malfoy e Thor, ma il centauro Fiorenzo gli impedì di attaccare il giovane Potter. Perfettamente consapevole dell'amore di Hagrid per le creature magiche e sapendo bene che Fuffy apparteneva al mezzogigante, Voldemort ordinò a Raptor di farsi dire dal guardiacaccia come superare il cane a tre teste cosa in cui il suo servo riuscì.
Il 4 giugno 1992, Voldemort ordinò a Raptor di fare in modo che Albus Silente, lasciasse il castello e Raptor ebbe successo anche in quest'impresa, superando le varie difese poste attorno alla Pietra fino ad arrivare davanti allo Specchio delle Brame; Riddle capì che solo uno che volesse trovare la Pietra, ma non usarla avrebbe potuto prenderla da dentro lo specchio e quando Harry che voleva proteggere l'oggetto arrivò sul posto riuscì a impadronirsene in virtù di questo fatto. Raptor quindi lo attaccò per prendere la Pietra, ma quando lo toccò, le sue mani si riempirono di vesciche e bruciarono in virtù della protezione di Lily. Harry ne approfittò per difendersi meglio che poteva, e prima che Raptor potesse ucciderlo, arrivò Silente che aveva capito cosa stesse succedendo e l'anima di Voldemort fuggì, lasciando morire Raptor a causa delle ferite riportate.
«Il servo morì quando lasciai il suo corpo, e mi ritrovai debole come non mai. Tornai al mio nascondiglio remoto, e non fingerò con voi di non aver temuto, allora, di non riuscire mai a riguadagnare i miei poteri… sì, quella fu forse la mia ora più cupa… non potevo sperare che mi venisse mandato un altro mago da possedere… e avevo smesso di sperare, ormai, che uno dei miei Mangiamorte si preoccupasse di ciò che era stato di me…»
Voldemort ritornò nella foresta albanese, più debole che mai, dovendo sperare di nuovo di trovare qualcuno che lo aiutasse, ma dubitando fortemente che ciò sarebbe mai avvenuto.
Riapertura della Camera dei Segreti[]
Nell'estate del 1992, Arthur Weasley iniziò a condurre incursioni in diverse famiglie di maghi per confiscare oggetti oscuri o incantati illegalmente ai sensi della sua legge sulla protezione dei Babbani recentemente proposta. Per evitare guai con la giustizia Lucius Malfoy vendette molti dei suoi artefatti oscuri a Magie Sinister e fece in modo che il diario di Riddle finisse in mano all'undicenne Ginny Weasley, quell'anno avrebbe iniziato a studiare a Hogwarts. Lucius sperava così di liberarsi di un oggetto altamente incriminante, screditare Arthur Weasley e far buttare Silente fuori da Hogwarts.
«Il diario. Il mio diario. Sono mesi che la piccola Ginny ci scrive fiumi di parole, raccontandomi tutte le sue lacrimevoli preoccupazioni e angosce: che i suoi fratelli la prendono in giro, che è dovuta venire a scuola con abiti e libri di seconda mano, che… non pensava di riuscire mai a piacere al famoso, al bravo, al grande Harry Potter. È una gran noia dover stare a sentire gli sciocchi, piccoli turbamenti di una ragazzina di undici anni. Ma sono stato paziente. Le ho risposto, sono stato comprensivo, sono stato gentile. E adesso lei mi adora. ‘Nessuno mi ha mai capito come te, Tom… Sono così felice di avere questo diario a cui confidarmi… è come avere un amico da portare sempre con me in tasca…’»
Ginny cominciò a scrivere nel diario e il frammento di anima di Riddle prese a risponderle e riuscì a guadagnarsi la sua fiducia, mostrandosi gentile e comprensivo. Il diario assorbì lentamente l'energia vitale dalla piccola Weasley e sotto il totale controllo di Riddle Ginny riaprì la Camera dei Segreti e liberò il Basilisco, che pietrificò diversi studenti. Mentre era posseduta, uccise i galli di Hagrid e scrisse messaggi minacciosi nei corridoi della scuola con il sangue degli uccelli. Sapendo che il diario le stava facendo qualcosa, Ginny si spaventò, e cercò di buttarlo nel water nel bagno di Mirtilla Malcontenta.
Con grande gioia di Riddle, fu proprio Harry a ritrovarlo e a scoprire come funzionava, ma quando Ginny vide che Harry aveva il diario, lo rubò perché non voleva che Harry scoprisse tutte le cose che ci aveva scritto dentro, o cosa aveva fatto mentre era sotto la sua influenza. Alla fine però il diario assorbì ancora più energia da Ginny, tanto da permettere al frammento di anima di assumere forma fisica e costrinse la ragazzina a scendere nella Camera. Harry per fortuna trovò Ginny in tempo e uccise il Basilisco con la spada di Godric Grifondoro.
Il frammento di Riddle rivelò la sua identità ad Harry e tentò di ucciderlo per vendicarsi di lui, ma Harry usò una zanna del Basilisco per pugnalare il diario, distruggendo l'Horcrux e così anche il frammento di Riddle.
Ritorno al potere[]
«E poi, nemmeno un anno fa, quando avevo ormai abbandonato ogni speranza, finalmente è successo… un servo è tornato a me: Codaliscia, qui, che aveva finto di essere morto per sfuggire alla giustizia, fu tratto dal suo nascondiglio da coloro che un tempo aveva considerato amici, e decise di tornare dal suo padrone. Mi cercò nel paese in cui da tempo si diceva che mi celassi… aiutato, naturalmente, dai topi che incontrò sul suo cammino. Codaliscia ha una strana affinità con i topi, vero, Codaliscia? I suoi sudici piccoli amici gli dissero che c’era un posto, nel cuore di una foresta albanese, che evitavano con cura, dove piccoli animali come loro avevano trovato la morte a opera di un’ombra oscura che s’impossessava di loro…>>
Nell'estate del 1994, quando Voldemort aveva perso la speranza di ottenere aiuto dai suoi ex servitori, uno di loro Peter Minus lo raggiunse, portando con sé Bertha Jorkins un'impiegata del Ministero della Magia che era riuscito a catturare e quest'ultima si rivelò di un'utilità incalcolabile per Voldemort, che scoprì che qualcuno le aveva modificato la memoria; dopo aver rotto l'incantesimo, Voldemort apprese da lei che quell'anno si sarebbe tenuto a Hogwarts il Torneo Tremaghi, che Alastor Moody sarebbe diventato professore di Difesa contro le Arti Oscure e che soprattutto Barty Crouch Jr. uno dei suoi servi più abili e capaci era ancora vivo e che veniva tenuto segregato in casa di suo padre e non ad Azkaban. Il corpo e la mente di Bertha erano ormai danneggiati irrimediabilmente e non erano più adatti ad essere posseduti così Voldemort la uccise; anche Minus non era adatto come corpo ospite perché era ritenuto morto e avrebbe attirato troppa attenzione se si fosse fatto vedere in giro, così Voldemort gli diede istruzioni affinche preparasse una pozione che gli ridiede un corpo rudimentale. In questo periodo addomesticò un serpente di nome Nagini e usò l'omicidio di Berhta per trasformarla nel suo ultimo Horcrux, credendo che la sua anima fosse divisa in sette pezzi.
Sapendo che Silente aveva fatto di sicuro distruggere la Pietra Filosofale fosse distrutta, Voldemort decise di tentare un antico rituale per creare una pozione che lo avrebbe riportato alla massima potenza, che però richiedeva tre ingredienti chiave: un osso di suo padre, il sangue del suo nemico più odiato, Harry Potter e la carne di un servo.
Codaliscia era già presente e Tom Riddle senior era morto da decenni, quindi il sangue di Harry era l'unico ingrediente difficile da procurarsi. Peter suggerì che Voldemort usasse semplicemente il sangue di un mago qualunque che lo odiasse, ma certo che il sangue di Harry lo avrebbe reso più potente che mai e avrebbe invalidato la protezione di Lily, Riddle decise di usare il suo. Tuttavia la protezione gli impediva di toccarlo mentre era dai suoi parenti e a causa della Coppa del Mondo di Quidditch, i controlli del Ministero erano più severi del solito, così Voldemort decise che avrebbero liberato Crouch e che lo avrebbero fatto infiltrare a Hogwarts spacciandolo per Moody.
I due tornarono in Inghilterra e Voldemort decise di fermarsi a Little Hangleton e di usare Casa Riddle ormai disabitata come rifugio temporaneo (forse, volendo che Codaliscia familiarizzasse col posto, dato che sarebbe dovuto tornarci per eseguire il rito). Mentre stavano discutendo i loro piani, Voldemort e Codaliscia non si accorsero che il custode della casa Frank Bryce, si era accorto della loro presenza e aveva ascoltato i loro piani. Quando Nagini lo informò Voldemort della presenza del Babbano, Voldemort lo invitò nella stanza e, dopo una breve conversazione, lo uccise.
"Mi disse che aveva bisogno di infiltrare a Hogwarts un suo servo fedele. Un servo che aiutasse Harry Potter a vincere il Torneo Tremaghi senza farsi notare. Un servo che vegliasse su Harry Potter. Che si assicurasse di fargli raggiungere la Coppa Tremaghi. Che trasformasse la Coppa in una Passaporta, che avrebbe portato dal mio padrone la prima persona che l’avesse toccata".
Voldemort e Codaliscia andarono a casa di Crouch, dove Voldemort pose Crouch Sr. sotto la Maledizione Imperius e liberò Crouch Jr che fu subito pronto a rimettersi al suo servizio. Ora che poteva contare su due servi, Voldemort li mandò a catturare Moody, i due ci riuscirono e Crouch pose Moody sotto la Maledizione Imperius e si spacciò per lui con la Pozione Polisucco. Mentre Crouch Jr. era ad Hogwarts, Voldemort tornò a casa sua con Codaliscia, e ordinarono a Crouch Sr di continuare a comportarsi come al solito, ma dopo un po' Bartemius iniziò a mostrare segni di resistenza alla Maledizione Imperius, e Voldemort decise che non era più sicuro permettergli di uscire di casa, e lo costrinse a darsi malato in modo che il Ministero non si insospettisse. Alla fine però Bartemius si liberò del tutto dal controllo di Voldemort e approfittando della negligenza di Codaliscia, fuggì. Riddle allertò rapidamente Crouch Jr dicendogli di fermare suo padre a tutti i costi, poiché supponeva (giustamente) che avesse intenzione di dire a Silente tutto ciò che era successo e cosa stesse pianificando Voldemort. Barty riuscì a intercettare il padre e a impedirgli di parlare con Silente, quindi Voldemort si limitò a torturare Codaliscia come punizione (tuttavia è probabile che per una volta le sue minacce di morte fossero a vuoto: a parte il fatto che aveva bisogno di Codaliscia per il rito, aveva anche bisogno di essere accudito costantemente).
Il 24 giugno 1995, come pianificato Harry arrivò per primo alla coppa, ma chiese a Cedric Diggory di prenderla con lui scegliendo di condividere la vittoria con il Tassorosso dato che i due si erano aiutati a vicenda per tutto il torneo. Fu così che entrambi furono trasportati nel cimitero di Little Hangleton dove Codaliscia e Voldemort erano in agguato. Vedendo che Harry non era solo, Voldemort ordinò a Minus di uccidere Cedric e poi fece legare e imbavagliare Harry.
Dopo che Codaliscia ebbe messo il corpo rudimentale di Voldemort in un calderone contenente la pozione quasi completa, aggiunse i primi due ingredienti, e poi prese il sangue di Harry. Voldemort riacquistò quindi il suo corpo fisico ed emerse dal calderone. Dopo essersi riabituato al suo corpo fisico, convocò i Mangiamorte.
Quasi tutti i suoi seguaci che avevano evitato l'arresto e che non erano morti, ritornarono e Voldemort pur riaccogliendoli, li rimproverò per aver dubitato di lui e disse che si aspettava di meglio da quel momento in poi, dopodiché raccontò ai Mangiamorte come avesse perso il suo corpo e i suoi poteri, cosa fosse successo in tutti quegli anni e come avesse fatto a tornare, dopodiché premiò Codaliscia per averlo aiutato creandogli una mano d'argento per rimpiazzare quella persa per il rituale.
Voldemort quindi concentrò la sua attenzione su Harry e iniziò a deridere e umiliare il ragazzo davanti ai Mangiamorte. Poi lo fece liberare e gli fece ridare la bacchetta in modo da combatterlo e mostrare che non possedeva alcun potere particolare. Dopo aver inflitto più volte la Maledizione Cruciatus al quattordicenne e aver tentato di umiliarlo con la Maledizione Imperius, Voldemort era pronto a porre fine al duello e uccidere il suo nemico, ma ignorava completamente che le loro bacchette possedessero come nucleo le piume della stessa fenice. Harry era deciso a morire combattendo e quando Voldemort lanciò un Avada Kedavra contrattaccò con Expelliarmus, e ciò scatenò l'effetto Prior Incantatio.
"Puntò la bacchetta in alto con un potente strattone, e il filo d’oro si spezzò; la gabbia di luce svanì, il canto della fenice si spense… ma le sagome d’ombra delle vittime di Voldemort non scomparvero: accerchiarono Voldemort, nascondendo Harry alla sua vista…"- Harry un'altra volta a Voldemort.
Le persone che erano state uccise dalla bacchetta di Voldemort apparvero come echi: prima Diggory, poi Bryce, poi Jorkins, seguiti da Lily e James Potter. Gli echi delle vittime aiutarono Harry, distraendo Voldemort, così Harry scappò afferrando il corpo di Cedric e la Coppa Tremaghi tornando a Hogwarts. Harry non solo gli era sfuggito da sotto il naso, ma avrebbe avvertito Silente dell'accaduto così egli avrebbe iniziato subito a ostacolarlo.
Poco dopo Crouch Jr fu scoperto da Silente e Harry, ma fu sottoposto al bacio del Dissennatore prima di poter essere processato davanti al Wizengamot, e il Ministero non credette alla testimonianza di Harry, permettendo a Voldemort di cominciare a ricostruire il suo esercito. Tuttavia Silente rifondò immediatamente l'Ordine della Fenice, quindi i Mangiamorte non rimasero del tutto incontrastati.
Seconda Guerra dei Maghi[]
Grazie alla smentita del Ministero sul ritorno di Voldemort e alla campagna diffamatoria della Gazzetta del Profeta contro Silente e Harry, la comunità magica perse fiducia in loro e Voldemort ebbe gioco facile nei suoi primi passi per tornare al potere. Si recò ad Azkaban e liberò i suoi Mangiamorte più fedeli, in modo da ingrossare il suo esercito e mandò messaggeri ai Giganti in modo da riaverli dalla sua parte. In seguito tentò più volte di impadronirsi della profezia, ma non ci riuscì e alla fine Voldemort apprese che le uniche persone che potevano prendere una profezia erano le persone incluse in essa e non potendo rischiare di entrare lui stesso nel Ministero, usò il collegamento mentale con Harry per farlo andare lì in modo da sottrarla a lui. Harry però non sapeva dell'esistenza della profezia e quindi non si mosse con grande confusione di Voldemort che era certo che Harry avrebbe voluto ascoltarla.
Battaglia dell'Ufficio Misteri[]
Alla fine Voldemort mandò a Harry una visione in cui lui torturava il suo amato padrino Sirius Black, lui credette che fosse una cosa che stava accadendo davvero così corse a salvarlo con i suoi amici Hermione, Ron, Ginny, Neville e Luna, così Harry recuperò e non appena l'ebbe prese, apparvero i Mangiamorte che la pretesero, ma gli studenti reagirono e durante la battaglia che seguì la profezia fu distrutta. Voldemort lo scoprì e irato decise di andare a uccidere Harry.
Tuttavia anche Silente era giunto al Ministero e protesse Harry. Nonostante le sue abilità magiche Voldemort, non era all'altezza del suo vecchio professore che prese rapidamente il sopravvento contro il Signore Oscuro, evitando e deviando con calma la raffica di attacchi di Voldemort, nonostante non combattesse nemmeno per uccidere. Voldemort alla fine rimase intrappolato in una sfera d'acqua e fu costretto a scappare Smaterializzandosi.
Voldemort quindi possedette Harry, sperando che Silente uccidesse il ragazzo nel tentativo di distruggere lui, ma il cuore di Harry, era pieno di dolore per la perdita di Sirius e riuscì a scacciare Voldemort. A quel punto Voldemort capì di aver perso e scappò via con Bellatrix Lestrange, ma non prima che arrivassero il Ministro della Magia Cornelius Caramell e altri funzionari del Ministero che lo videro di persona e non poterono più negare il suo ritorno. Dopo un anno, la copertura di Voldemort era saltata i Mangiamorte sconfitti dall'Ordine erano stati catturati e la profezia era perduta per sempre, quindi per Voldemort la Battaglia dell'Ufficio Misteri fu una completa disfatta.
Qualche tempo dopo, Voldemort ebbe una relazione sessuale con Bellatrix. Da questa unione sarebbe nata una figlia Delphini, che sarebbe stata affidata alla famiglia Rowle, fedele a Voldemort. Ad un certo punto, Voldemort scoprì che Malfoy aveva reintrodotto il diario Horcrux a Hogwarts senza il suo permesso e che era stato distrutto, cosa che lo fece inferocire. Tra questo e il fiasco al Ministero, Lucius perse il favore di Voldemort.
Guerra aperta[]
A quel punto la Seconda Guerra dei Maghi era ufficialmente iniziata. I Dissennatori lasciarono Azkaban per schierarsi con il Signore Oscuro, che offrì loro molte più possibilità di nutrimento e, ci furono sempre più attacchi da parte dell'esercito di Voldemort. Le uccisioni di massa di Babbani dilagarono e Voldemort stesso uccise Amelia Bones, il capo dell'Ufficio per l'applicazione della legge magica. Voldemort tentò di ricattare Caramell e quando lui non cedette distrusse un ponte, facendo finire in acqua almeno dodici auto. A un certo punto rapì il fabbricante di bacchette Garrick Olivander, per farsi spiegare ciò che era accaduto nel cimitero di Little Hangleton.
Costretto ad ammettere di non essere in grado di uccidere il suo vecchio insegnante, Voldemort reclutò il figlio di Lucius, Draco e gli diede l'ordine di uccidere Silente, ma in realtà desiderava solo punire Lucius che era al sicuro ad Azkaban, per i suoi fallimenti dando a suo figlio un compito che non poteva svolgere Tuttavia, Draco riuscì a far entrare un gruppo di Mangiamorte a Hogwarts attraverso una coppia di Armadi Svanitori che collegavano Magie Sinister con la Stanza delle Necessità.
Draco riuscì addirittura a Disarmare Silente, ma non era in grado di commettere un omicidio nonostante fosse sotto minaccia di morte, tuttavia ci pensò Piton ad uccidere Silente.
Malgrado Draco sembrasse essere stato determinante per uccidere uno dei suoi nemici più pericolosi, Voldemort non riprese a benvolere la sua famiglia e fece di Villa Malfoy il suo quartier generale. Durante l'estate del 1997, catturò Charity Burbage, la professoressa di Babbanologia di Hogwarts , e la uccise durante un incontro con i suoi Mangiamorte prima di darla in pasto a Nagini. Olivander a un certo punto rivelò a Voldemort che la sua bacchetta e quella di Harry condividevano lo stesso nucleo e non avrebbero funzionato correttamente l'una contro l'altra. Questo fu un grande sollievo per Voldemort, che temeva che Harry gli fosse sfuggito nel cimitero per via della sua abilità superiore gli disse che doveva semplicemente usare la bacchetta di un altro, e così prese quella di Lucius Malfoy, che aveva fatto evadere insieme agli altri suoi sottoposti catturati, in modo da punire e sminuire ancora di più la famiglia Malfoy.
Battaglia dei sette Potter[]
"Il dolore della cicatrice lo costrinse a chiudere gli occhi, ma la sua bacchetta agì di propria iniziativa. Si sentì tirare la mano come da un enorme magnete, intravide uno schizzo di fuoco dorato attraverso le palpebre socchiuse, udì un crac e un grido di rabbia. Il Mangiamorte superstite imprecò; Voldemort urlò «No!»; in qualche modo, Harry si ritrovò col naso a un centimetro dal pulsante del fuoco di drago; lo premette con la mano libera e la moto eruttò altre fiamme, precipitando verso il suolo."
Il 27 luglio 1997, quando Harry lasciò Privet Drive per l'ultima volta, Voldemort fece un altro tentativo per ucciderlo, e nella battaglia che seguì eliminò Alastor Moody. Quando tentò di attaccare Harry, la bacchetta di Harry agì di propria iniziativa, rilasciando del fuoco dorato contro di lui e distruggendo la bacchetta di Malfoy. Prima che Voldemort potesse reagire, Harry raggiunse una zona sicura e Voldemort fu costretto a ritirarsi.
Voldemort tornò al suo quartier generale dove accusò Olivander di averlo deliberatamente fuorviato e lo torturò con la Maledizione Cruciatus. Olivander gli disse sinceramente che mai aveva sentito parlare di una bacchetta che lanciava incantesimi da sola e Voldemort gli ordinò di dirgli tutto ciò che sapeva sulla leggendaria Bacchetta di Sambuco.
Conquista del Ministero[]
Poco dopo, il Ministero della Magia cadde sotto il potere di Voldemort quando il ministro Rufus Scrimgeour fu torturato per avere informazioni e ucciso.
Voldemort stabilì uno stato di polizia totalitario, con Pius O' Tusoe, sotto la Maledizione Imperius, che servì come ministro fantoccio e il Mangiamorte Corban Yaxley come Direttore dell'ufficio applicazione della legge sulla magia. Harry Potter fu dichiarato Indesiderabile N1 con una taglia sulla testa, sulla base del fatto che era ricercato per essere interrogato sulla morte di Silente, e venne fondata la Commissione per il Censimento dei Nati Babbani per identificare e arrestare i Nati Babbani. Nel frattempo, Severus Piton divenne preside di Hogwarts, mentre i Mangiamorte Amycus Carrow e Alecto Carrow divennero insegnanti.
Voldemort mise un tabù sul suo nome che ha permesso ai suoi Mangiamorte di localizzare immediatamente chiunque lo pronunciasse ad alta voce all'aperto, scegleindo di non dichiararsi pubblicamente Ministro della Magia per mantenere un'atmosfera di paura e incertezza.
Ricerca della Bacchetta di Sambuco[]
Con i suoi servi che si occupavano della Gran Bretagna, Voldemort lasciò il paese per cercare l'acclamato produttore di bacchette Mykew Gregorovitch e ottenere la Bacchetta di Sambuco che pareva fosse stata sua. Alla fine, dopo aver ucciso diverse persone senza nessun vero motivo, che semplicemente vivevano nella vecchia casa di Gregorovitch Voldemort lo trovò, ma fu informato che la bacchetta gli era stata rubata molti anni fa. Voldemort usò la Legilimanzia su Gregorovitch e vide che diceva la verità e che la bacchetta l'aveva rubata un giovane ragazzo biondo. Voldemort chiese l'identità del ladro, ma Gregorovitch non sapeva chi fosse così Voldemort lo uccise.
Alla vigilia di Natale del 1997, Nagini convocò Voldemort a Godric's Hollow, avendoci localizzato Harry e la sua amica Hermione Granger. Harry e Hermione riuscirono per un pelo a scappare proprio mentre lui arrivava. Tuttavia, Voldemort trovò una foto del suddetto ragazzo biondo a casa di Bathilda Bath un'altra delle sue vittime; questo ragazzo si rivelò essere nientemeno che il mago oscuro Gellert Grindelwald , che Silente aveva sconfitto nel 1945.
«Uccidimi, allora! Tu non vincerai, non puoi vincere! Quella bacchetta non sarà mai, mai tua... Allora uccidimi, Voldemort, io accetto volentieri la morte! Ma la mia morte non ti darà quello che cerchi... ci sono tante cose che non capisci...>>.
Nel marzo del 1998, Voldemort si recò in Austria e fece irruzione nella prigione di Nurmengard, dove era detenuto Grindelwald, e chiese di conoscere la posizione della Bacchetta di Sambuco. Grindelwald sconcertò Voldemort mostrando di non avere alcuna paura di lui e dicendo che accoglieva con piacere la morte. Voldemort quindi lo torturò, ma il vecchio mago resistette e si rivelò un Occlumante troppo abile anche per lui, così lo uccise in preda alla rabbia senza ottenere alcuna informazione.
In quel momento, Bellatrix Lestrange lo chiamò premendo il suo Marchio Nero dato che alcuni Ghermidori avevano catturato Harry e l'avevano portato a Villa Malfoy. Voldemort corse subito lì per ucciderlo, ma poco prima che potesse arrivare, Harry e i suoi alleati riuscirono a scappare con l'aiuto dell'elfo domestico Dobby. Inferocito più che mai dal fatto che Harry gli fosse scappato di nuovo per pochissimo e per questo ennesimo fallimento dei Malfoy, aggredì loro e Bellatrix e gli proibì di uscire di casa come punizione.
Poco dopo, Voldemort dedusse che Silente, che aveva sconfitto Grindelwald, doveva essersi impadronito della Bacchetta di Sambuco, quindi andò a Hogwarts, dove incontrò Piton e procedette a profanare la tomba di Silente rubando la Bacchetta di Sambuco.
- «Impostori? Che impostori? Credevo che alla Gringott sapeste come smascherare gli impostori. Chi erano?>>
«Erano... erano... il r-ragazzo P-Potter e d-due c-c-complici...»
«E cos'hanno preso?» domandò, alzando la voce, mentre un terrore tremendo s'impadroniva di lui. «Dimmelo. Che cos'hanno portato via?»
«U-una p-piccola c-coppa... d-d'oro, m-mio Signore...»
L'urlo di rabbia, di rifiuto, uscì da lui come da un estraneo: era pazzo, fuori di sé, non poteva essere vero, era impossibile, nessuno aveva mai saputo: com'era possibile che quel ragazzo avesse scoperto il suo segreto?"
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Il trionfo di Voldemort durò poco: il 1° maggio, fu informato da diversi goblin della Gringott che Harry e i suoi amici, Ron e Hermione, avevano derubato il caveau dei Lestrange portandosi via una piccola coppa d'oro. Terrorizzato e su tutte le furie, massacrò tutti coloro che gli riferirono la notizia, avendo realizzato in quel momento che Harry stava dando la caccia ai suoi Horcrux. Tuttavia, non riusciva a capire come il ragazzo avesse scoperto il suo segreto dato che non lo aveva mai confidato a nessuno ed elencò nella sua mente tutte le posizioni dei suoi Horcrux, ignaro che il giovane Potter fosse connesso alla sua mente in quel momento, svelando involontariamente al suo mortale nemico che il suo ultimo Horcrux era a Hogwarts, proprio come Harry sospettava. Ciò fece sì che Harry, Ron e Hermione tornassero a scuola.
In seguito a queste rivelazioni, Voldemort decise di tenere Nagini sempre con sé e andò a controllare i nascondigli dei suoi Horcrux, solo per scoprire che erano scomparsi e probabilmente erano stati distrutti.
Battaglia di Hogwarts[]
- «So che vi state preparando a combattere. I vostri sforzi sono futili. Non potete fermarmi. Io non voglio uccidervi. Nutro un enorme rispetto per gli insegnanti di Hogwarts. Non voglio versare sangue di mago. Consegnatemi Harry Potter e a nessuno verrà fatto del male. Consegnatemi Harry Potter e lascerò la scuola intatta. Consegnatemi Harry Potter e verrete ricompensati. Avete tempo fino a mezzanotte.»
- — L'ultimatum di Voldemort.
Voldemort tornò quindi a Hogwarts, i cui residenti avevano già sconfitto i Mangiamorte che insegnavano lì e avevano iniziato a preparare una difesa contro di lui, così radunò il suo intero esercito e ordinò di combattere, i professori e gli studenti e i membri dell'Ordine della Fenice che si trovavano nel castello se non gli avessero consegnato Harry entro mezzanotte. Harry non venne tradito e quindi scoppiò la battaglia di Hogwarts.
Voldemort non partecipò alla prima fase della battaglia, poiché si trovava nella Stamberga Strillante, sentendo che non c'era bisogno per lui di combattere in quel momento, e voleva capire perché la Bacchetta di Sambuco non gli sembrava diversa dalla sua vecchia bacchetta. Arrivò alla conclusione che non lo accettava come padrone e ordinò a Nagini di uccidere Piton che supponeva ne fosse inconsapevolmente il vero padrone in quanto uccisore di Silente.
Voldemort quindi concesse un armistizio di un'ora, chiedendo a Harry di consegnarsi a lui e in cambio lui avrebbe risparmiato tutti gli altri combattenti. Harry però aveva scoperto di essere il settimo Horcrux di Voldemort e per abbatterlo era convinto che dovesse farsi uccidere, così lo raggiunse nella foresta dopo aver affidato a Neville il compito di uccidere Nagini. Oltretutto usando il sangue di Harry per ricrearsi un corpo, Voldemort aveva condiviso con lui la sua immortalità, ergo finché era vivo lui lo sarebbe stato anche il suo nemico, così quando usò la Maledizione Mortale su di lui quasi ottenne solo di distruggere un pezzo della sua stessa anima. Sia Harry che Voldemort caddero privi di sensi e l'anima mutilata di Voldemort apparve nel limbo dove Harry parlò con Silente.
Incerto su cosa fosse appena successo, quando rinvenne Voldemort ordinò a Narcissa Malfoy di controllare le condizioni di Harry e la donna disse che era morto, suscitando festeggiamenti da parte dei Mangiamorte non rendendosi conto che la donna gli aveva mentito per entrare nel castello e trovare suo figlio.
Mentre Voldemort e il suo esercito marciavano verso Hogwarts, Voldemort affermò che Harry era stato ucciso mentre cercava di scappare, ma anziché arrendersi Neville attaccò Voldemort e dopo che rifiutò di unirsi a lui lo immobilizzò e gli mise in testa il Cappello Parlante a cui diede fuoco al cappello per fare di lui un esempio, sostenendo che Serpeverde sarebbe stata l'unica Casa di Hogwarts da quel momento in poi. Ma in quel momento arrivarono i rinforzi per i difensori di Hogwarts e Neville riuscì a spezzare la maledizione ed essendosi rivelato un vero Grifondoro che abbisognava di un'arma, il cappello gli consegnò la spada del fondatore della sua Casa che lui usò per decapitare Nagini, distruggendo l'ultimo Horcrux rimasto. Infuriato, Voldemort tentò di uccidere Neville, ma Harry lo protesse
A questo punto la battaglia riprese e Voldemort cercò di abbattere chiunque gli capitasse a tiro, ma il suo esercito fu gradualmente annientato mentre Voldemort combatteva contro Lumacorno, Shacklebolt e Minerva McGranitt. Quando Bellatrix Lestrange fu uccisa da Molly Weasley, Voldemort tentò di vendicare la sua luogotenente ma in quel momento, Harry lanciò un Incantesimo Scudo per proteggerla e si rivelò vivo, così i due maghi si affrontarono nella Sala Grande.
- «Ma che importanza ha? Anche se tu avessi ragione, Potter, non farebbe alcuna differenza per te e per me. Non hai più la bacchetta di fenice: il nostro sarà un duello di pura abilità... e dopo che avrò ucciso te, potrò occuparmi di Draco Malfoy...»
- — {{{2}}}
Harry gli spiegò che sacrificandosi volontariamente, aveva protetto tutti coloro a cui teneva a Hogwarts con la stessa magia che sua madre creò quando morì per lui e cercò di spiegare a Voldemort che aveva una magia e un'arma più potente della sua, oltre ad avvertirlo del destino che lo attendeva se non fosse stato disposto a provare rimorso per le sue azioni. Harry gli disse che la lealtà di Piton era sempre stata verso Silente, che la morte di Silente era stata pianificata e che Piton non era stato il padrone della Bacchetta di Sambuco; lo era stato Draco che lo aveva Disarmato.
Quest'ultima rivelazione in effetti sorprese, Voldemort che però rimase tranquillo, perché Harry non aveva la sua bacchetta originale, e disse a Harry che lo avrebbe ucciso e poi si sarebbe sbarazzato di Draco per ottenere la piena padronanza della Bacchetta di Sambuco. Ma Harry rivelò di aver già disarmato Draco mesi prima e che quindi la Bacchetta di Sambuco ora era sua di diritto. Rifiutandosi di crederci, Voldemort lanciò una Maledizione Mortale contro Harry, mentre Harry rispose un'altra volta con Expelliarmus. La Bacchetta di Sambuco si rifiutò di uccidere il suo vero padrone e l'incantesimo di Voldemort rimbalzò su quello di Harry, uccidendo il Signore Oscuro una volta per tutte.
Post-Mortem[]
Dopo la sua morte, il corpo di Voldemort fu spostato in una camera separata, lontano dalla Sala Grande; non si sa che gli sia successo in seguito, ma si può presumere che il suo cadavere sia stato seppellito o cremato. Ciò che rimaneva della sua anima mutilata rimase intrappolato nel limbo per l'eternità, poiché l'anima deve essere integra e intatta per poter andare nell'aldilà o tornare nella terra dei vivi come fantasma, quindi la paura di Voldemort della morte, ironicamente lo portò a un destino molto peggiore.
Voldemort perse tutta l'aura di mistero, quando fu pubblicato un libro su di lui e la gente smise di temere di pronunciare il suo nome. La morte di Riddle cambiò in meglio la vita di centinaia di migliaia di streghe e maghi, e Harry Potter venne tenuto in grande stima per averlo fermato per sempre.
Sua figlia Delphini avrebbe poi tentato di alterare la linea temporale per riportarlo in vita e al potere, ma venne fermata.
Aspetto fisico[]
Durante la sua infanzia e la prima età adulta, Tom Orvolosn Riddle era alto e bello, con la pelle pallida, capelli neri e occhi scuri ed era identico a suo padre. Quando sorrideva in preda a una grande gioia i suoi bei lineamenti assumevano un aspetto bestiale.
"L’uomo magro uscì dal calderone, fissando Harry… e Harry a sua volta fissò il viso che da tre anni infestava i suoi incubi. Più bianco di un teschio, con grandi, lividi occhi rossi, il naso piatto come quello di un serpente, due fessure per narici…"
Tuttavia, man mano che sfruttava le Arti Oscure, il suo bell'aspetto lo abbandonò gradualmente. I suoi lineamenti divennero sempre più cerei e rettiliani, la sua pelle divenne bianca come un osso e la sclera dei suoi occhi assunse un aspetto perennemente iniettato di sangue.
Alla fine divenne pallidissimo, con un corpo scheletrico e occhi scarlatti simili a quelli di un gatto. Aveva una faccia bianca come il gesso che somigliava a un teschio, era senza naso con le narici simili a quelle di un serpente e grandi mani con dita innaturalmente lunghe che sembravano le zampe di un ragno. Perse anche i capelli e le labbra e aveva una voce alta e fredda che a volte veniva descritta come sibilante. Probabilmente il suo corpo rifletteva la disumanizzazione che stava subendo creando sempre più Horcrux, ma a detta di Silente avrebbero potuto esserci anche altre cause.
Personalità[]
"La sua conoscenza è rimasta terribilmente lacunosa, Harry! Ciò che Voldemort non ritiene importante, non si dà la pena di comprenderlo. Di elfi domestici e storie per bambini, di amore, fedeltà e innocenza Voldemort non sa e non capisce niente. Niente. Che tutti hanno un potere che va oltre il suo, oltre la portata di qualunque magia, è una verità che non ha mai afferrato".
Voldemort era considerato da molti il mago più malvagio degli ultimi secoli e si rivelò un megalomane ossessionato dal potere della peggior specie. Non era in grado e non era disposto a esprimere rimorso o empatia per gli innumerevoli crimini che aveva commesso, mentre perifno Grindelwald, dimostrò sincero rimorso per i suoi crimini e, anche un po' di interesse per i suoi seguaci, qualità che a Voldemort mancavano completamente.
Questi tratti antisociali sono stati presenti fin dalla sua infanzia e crebbe fino a diventare un assassino che non aveva il minimo riguardo per la vita umana, tanto da uccidere così tante persone da creare un esercito di Inferi. Voldemort inoltre non credeva nel concetto di bene e male, credendo che esistesse solo il potere e "quelli troppo deboli per cercarlo".
Era molto intelligente, ma i suoi interessi erano strettamente focalizzati sull'utilità delle persone, degli oggetti e dei poteri per i suoi obiettivi. La sua incapacità di vedere il quadro più ampio e la disattenzione verso eventi, poteri e tratti umani che non gli erano immediatamente utili furono un grave difetto che portò alla maggior parte dei suoi insuccessi e, infine, alla sua caduta. Per tutta la vita si dimostrò estremamente spietato, crudele, e sadico, mostrando poca misericordia verso i suoi seguaci come per i suoi nemici. Secondo Silente, non sentiva alcun desiderio o bisogno di compagnia umana o amicizia e la cosa che più vicina all'affetto che provò per un altro essere in tutta la vita, fu il legame col suo serpente domestico, Nagini.
Voldemort pensava a tutto in termini di potere ed era ostinatamente ignorante riguardo a persone o questioni che considerava prive di valore, per esempio non interessandosi alle caratteristiche degli Elfi Domestici permise a Kreacher e Dobby di dare grandi aiuti a Harry e Regulus mentre lottavano contro di lui.
Voldemort aveva un bisogno di indipendenza che rasentava il patologico e preferiva operare in segreto e solitudine ogni volta che era possibile. Silente affermò che anche se fosse riuscito a ottenere l'elisir di lunga vita, alla fine avrebbe trovato intollerabile la sua dipendenza da esso perché lo avrebbe privato della fiducia in se stesso, quindi nella sua ricerca di immortalità preferì creare degli Horcrux, che erano estensioni magiche di se stesso.
Voldemort era un narcisista sociopatico, al punto che spesso si riferiva a se stesso in terza persona come "Lord Voldemort". Detestava qualunque cosa lo rendesse ordinario, per esempio il suo nome Tom e si è sempre considerato unico e al di sopra di tutti gli altri.
Nonostante ciò Voldemort non era così stupido da non ammettere quando aveva bisogno di aiuto: dopo aver perso il suo corpo sperò che i suoi Mangiamorte lo trovassero e lo aiutassero e quando ciò avvenne fece conto su Peter Minus e Barty Crouch e in genere faceva affidamento anche sui suoi Mangiamorte e sul resto del suo esercito sapendo che doveva per forza averne uno per prendere il potere.
Affidò ai suoi sottoposti il Ministero della Magia e affidò due dei suoi preziosi Horcrux a, Bellatrix Lestrange e Lucius Malfoy, proprio perché li riteneva affidabili, quindi nel complesso, il bisogno di solitudine e indipendenza di Voldemort non lo portava a voler fare assolutamente tutto da solo, ma a voler sfruttare al massimo tutti coloro che lo circondavano senza mai acquisire alcun attaccamento nei loro confronti, poiché era facilmente pronto a scartare chiunque o qualcosa una volta che non gli servisse più.
Voldemort aveva pochissimo attaccamento a tutto ciò che non amplificava la sua fama o esistenza, poiché considerava i suoi seguaci nient'altro che pedine usa e getta, valorizzandone solo l'utilità e le capacità fisiche. Descriveva spesso i suoi seguaci come "amici" o come "famiglia", ma non li trattava in alcun modo come fa una persona comune con i propri amici o familiari. Esigeva incrollabile lealtà e obbedienza dai suoi seguaci, si vendicava con disprezzo dei loro errori anche se erano causati da semplice sfortuna con la tortura o perseguitando i membri della loro famiglia, e li maltrattava o addirittura uccideva alla minima provocazione.
Il suo omicidio a sangue freddo dell'uomo che credeva fosse uno dei suoi seguaci più potenti e utili, Severus Piton, è la prova lampante di come non si curasse di loro. Tuttavia, era in grado di premiare i suoi seguaci se riteneva che lo meritassero.
"Se solo fosse riuscito a comprendere il preciso, enorme potere di quel sacrificio, forse non avrebbe osato toccare il tuo sangue... ma se l'avesse compreso, non sarebbe Lord Voldemort e forse non avrebbe mai ucciso".
Il fatto che Voldemort sia stato concepito attraverso un amore forzato con la magia portò alla sua incapacità di comprendere l'amore, poiché era stato creato da un'unione che ne era priva, ma se avesse ricevuto quello di sua madre, le cose sarebbero state diverse. In ogni modo trasformarsi in un mostro è stata una sua libera scelta.
Da bambino a Hogwarts, e nei primi anni della sua vita adulta, Riddle era considerato un giovane intelligente ed educato che mostrava entusiasmo per l'apprendimento ed era in grado di usare il suo fascino superficiale per far sì che molti eseguissero i suoi ordini, dimostrando di essere un manipolatore eccezionale.
L'arroganza di Voldemort portò inevitabilmente alla sua grande rovina. Soffriva di tanatofobia, una paura patologica della morte, che considerava una debolezza umana vergognosa e ignominiosa. Equiparava la morte all'essere sconfitto o alla perdita del dominio, l'umiliazione definitiva, e questa sua paura e il desiderio ossessivo di immortalità lo portarono a creare sette Horcrux, un'impresa inaudita.
Voldemort aveva una natura estremamente ossessiva. Quando Harry dava uno sguardo alla sua mente, spesso vedeva immagini ripetitive, sintomatiche dell'incapacità di Voldemort di lasciare andare i pensieri o diversificare i suoi interessi. Era ossessionato dall'ottenere ciò che voleva e dall'ottenere trofei e avrebbe usato anche il più meschino dei mezzi per ottenere ciò che voleva. Ironicamente, la sua ossessione di eliminare Harry di persona, fu proprio ciò che lo portò alla morte. Silente notò che Voldemort non era diverso da qualsiasi altro tiranno nella paura paranoica che un individuo si ribellasse contro di lui e il suo coraggio spingesse altre sue vittime a unirsi contro di lui.
«Avevo fatto male i miei conti, amici miei, lo ammetto. Il mio maleficio fu deviato dall’insensato sacrificio di quella donna, e mi rimbalzò contro>>- Voldemort ammette un suo errore ai suoi sottoposti.
Nonostante la sua natura narcisistica, Voldemort era perfettamente in grado di riconoscere i suoi errori, anche davanti ad altri come dimostrato quando accettò il fatto che la distruzione del suo corpo era più colpa sua che di Harry, arrivando addirittura ad ammetterlo apertamente ai suoi Mangiamorte. Tuttavia, sebbene fosse capace di ammettere i suoi errori, non era in grado di imparare da essi, specialmente riguardo a questioni a cui non dava valore, come l'amore. Non si riteneva infallibile e dopo uno sbaglio cercava di capire come non commetterlo più (fallendo se come già detto riguardava cose che riteneva ininfluenti).
Quando era arrabbiato, Voldemort era imprevedibile: era capace di essere freddo e razionale anche in quei momenti, ma poteva anche darsi a terribili esplosioni di rabbia durante le quali non esitava mai a uccidere anche i suoi stessi fedeli seguaci. Si aspettava rispetto completo dai suoi Mangiamorte, ma ne dava a nessuno di loro, dato che è probabile che abbia salvato Bellatrix Lestrange dopo la battaglia dell'Ufficio Misteri, semplicemente perché ne aveva la possibilità e perché era una serva utile.
Il talento di Voldemort nel seminare discordia e sfiducia si manifestò durante la Seconda Guerra, così come il suo carattere violento. Mentre si avvicinava agli ultimi giorni della sua vita, commise un errore dopo l'altro, alienandosi i suoi seguaci con una macabra dimostrazione di omicidio di massa all'indomani della rapina alla Gringott, e trascurando di notare i segni della vicinanza di Harry di ottenere la sua sconfitta.
Voldemort era capace di provare paura ogni volta che sentiva che le cose non erano completamente sotto il suo controllo. Era anche furioso, ma allo stesso tempo terrorizzato, quando scoprì che la Coppa era stata rubata e si spaventò più di Haryr quando le loro bacchette si unirono. Tuttavia, Voldemort era capace di sopprimere e nascondere le sue paure e di affrontare le cose che lo minacciavano.
In definitiva Tom Orvoloson Riddle era un uomo egoista e ipocrita completamente privo di principi a cui importava sempre e solo del proprio tornaconto, anche se in certi casi manteneva la parola data o almeno provava a farlo.
Voldemort ha dimostrato di essere molto intelligente e carismatico, in grado di ispirare lealtà a molti maghi potenti e influenti. Non gli poteva importare di meno di ciò che accadeva a chiunque altro, purché ottenesse ciò che voleva o evitasse di essere scoperto per i suoi crimini,
Sembrava anche aver rispettato, e talvolta anche ammirato, il coraggio e l'abilità, anche quando mostrati da alcuni dei suoi nemici. Come tipico dei Serpeverde e della sua famiglia era ossessionato dalla Purezza di sangue e nutriva odio e disgusto per il mondo Babbano e perseguitò i Nati Babbani affermando che avevano rubato la magia anche se è dubbio se ci credesse veramente.
Nonostante il suo odio verso i non-purosangue, lui stesso era un Mezzosangue e non li perseguitò, anche se non li favorì come i Purosangue. Le sue origini lo facevano vergognare moltissimo e quindi si spacciava sempre per un Purosangue.
Era più preoccupato di eliminare le minacce al suo pianificato dominio eterno del mondo che di garantire la supremazia dei purosangue: come dimostrato dai suoi sforzi per distruggere Albus Silente, Harry Potter, l'Ordine della Fenice e qualsiasi altra opposizione al suo governo. Arrivò addirittura al punto di lanciare un tabù sul proprio nome, sapendo che le uniche persone che avrebbero osato pronunciarlo erano quelle con la volontà di opporsi a lui.
Anche se non c'erano dubbi sull'intelletto di Voldemort, che era a dir poco geniale, mostrava comunque i sintomi dell'instabilità mentale che aveva pervaso la linea di sangue dei Gaunt da cui discendeva. Era noto per i frequenti e violenti sbalzi d'umore, essendo disposto ad attaccare chiunque si trovasse nel suo campo visivo quando era arrabbiato. Il carattere del Signore Oscuro era così temuto che anche i suoi sostenitori più fedeli sarebbero fuggiti per evitare di essere il bersaglio della sua ira. Mostrò anche uno scarso controllo degli impulsi, come quando scelse di lanciare una Maledizione Mortale contro Harry Potter anche dopo essere stato informato che la Bacchetta di Sambuco era fedele a Harry stesso. Il suo comportamento calmo gli ha permesso di elaborare strategie adeguate per operare in segreto e sicurezza, da cui è stato in grado di ottenere un vantaggio sufficiente per rovesciare il governo, ma quando si arrabbiava, perdeva il controllo e commetteva un errore dopo l'altro.
Capacità magiche e abilità[]
Voldemort era il mago oscuro più pericoloso di tutti i tempi. È stato tra i più grandi maghi mai vissuti, spesso considerato il secondo mago più potente della storia, con Albus Silente giudicato l'unico suo superiore. Va tuttavia detto che Grindelwald era alla pari con Silente, quindi potrebbe essere stato più potente di Voldemort. A differenza di quest'ultimo Grindelwald infatti non uccideva per il puro e semplice e piacere di farlo e non si alleò mai con creature oscure, pertanto Voldemort potrebbe essere stato più pericoloso di lui in quanto più crudele e non perché più potente.
- Maestria magica: anche da bambino, Voldemort ha dimostrato di essere un prodigio nella magia, poiché era in grado di utilizzare e controllare la magia, senza nemmeno sapere di possederla: aveva il potere di muovere oggetti con la mente, di comunicare con e controllare gli animali e persino di infliggere danni a coloro che gli facevano cose brutte, cosa che lasciò stupito persino Silente. Da adulto, il potere di Voldemort era così grande che riuscì a terrorizzare tutta la Gran Bretagna e a fare tante vittime da guadagnarsi rapidamente la reputazione di mago oscuro più pericoloso della storia, superando persino Gellert Grindelwald. Ha compiuto imprese di magia ritenute impossibili, tanto che proprio come durante l'ascesa di Grindelwald, molti pensavano che solo Silente potesse batterlo. In effetti, Silente era l'unico mago che Voldemort avesse mai temuto. Nonostante ciò, durante il loro duello nell'atrio del Ministero, Voldemort si dimostrò capace di resistere a Silente, anche se alla fine fu costretto a fuggire. Possedendo una quantità incredibilmente profonda di conoscenza e comprensione della magia, Voldemort si era spinto dove mai nessuno prima di lui aveva tnetato. Perfino lo stesso Silente riconobbe che la conoscenza della magia di Voldemort era forse più ampia di quella di qualsiasi mago vivente. Questo grado di immenso potere magico e abilità mortale, unito alla sua palese mancanza di morale, lo rendevano davvero un avversario estremamente pericoloso. Solo Silente e Alastor Moody erano in grado di lanciare incantesimi di difesa in grado di tenere a bada Voldemort. Inoltre, sebbene applicasse raramente questo talento, Voldemort era altrettanto capace nel proteggere magicamente luoghi specifici quanto lo era nel rompere le protezioni magiche, poiché creò molte potenti difese attorno ad alcuni dei suoi Horcrux.
- Controllo della magia infantile: anche prima che gli venisse detto che era un mago, o che avesse qualche conoscenza della magia o del mondo magico , il giovane Voldemort mostrava un eccezionale grado di controllo sulla magia. Persino Silente commentò che i suoi poteri erano sorprendentemente ben sviluppati per la sua età e che il suo livello di controllo su di essi lo aveva messo a disagio.
- Arti Oscure: Voldemort era eccezionalmente abile nelle Arti Oscure, ed era ampiamente considerato il più potente praticante delle Arti Oscure che il mondo avesse mai conosciuto. Aveva una conoscenza magistrale delle magie più arcane e complesse di quel tipo di magia. Voldemort uccise abbastanza persone da creare un intero esercito di Inferi. Era particolarmente abile nell'uso di tutte e tre le Maledizioni Senza Perdono. Nonostante fosse indebolito, Voldemort era ancora in grado di lanciare la Maledizione Cruciatus da annullare un Incantesimo di Memoria lanciato da Bartemius Crouch un mago molto potente e una Maledizione Imperius abbastanza forte da controllare quest'ultimo per metà di un anno. Aveva una particolare affinità con la Maledizione Mortale. Voldemort era anche in grado di creare incantesimi oscuri estremamente potente: mise una maledizione sulla posizione di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure facendo in modo che nessuno potesse mantenere quel posto per più di un anno, e un altro sull'Anello di Orvoloson Gaunt, per proteggerlo dopo averlo trasformato in un Horcrux in modo che uccidesse chiunque lo toccasse. La maledizione era così forte che persino Silente riuscì a contenerla solo per un po' di tempo e Piton, un mago di eccezionale talento, fu in grado di sopprimere la maledizione solo per un anno. Voldemort era anche in grado di lanciare un incantesimo estremamente potente in grado di penetrare le difese altrettanto potenti intorno a Hogwarts. Voldemort era anche molto esperto nell'uso delle pozioni, essendo stato in grado di istruire Peter Minus a preparare la pozione che gli ridiede un corpo.
- Duello: Voldemort era un duellante di quasi impareggiabile abilità, con Silente che era l'unico mago alla sua altezza in questo campo. Le sue abilità erano così grandi che era in grado di tenere testa contemporaneamente a tre ottimi duellanti come Minerva McGranitt, Kingsley Shacklebolt e Horace Lumacorno sopraffacendoli grazie a uno scoppio d'ira. Lo stile di duello di Voldemort era, ironicamente, molto simile a quello di Silente nella sua imprevedibilità: poteva cambiarlo in un batter d'occhio ed era estremamente aggressivo. Le abilità di duello di Voldemort erano abbastanza grandi da permettergli di tenere testa alla Bacchetta di Sambuco in possesso di Albus Silente (che però non stava combattendo per uccidere), anche se alla fine fu sopraffatto e fuggì.
- Pozioni: Voldemort era eccezionalmente esperto in pozioni, poiché era a conoscenza di un'avanzata pozione di Rigenerazione oscura che poteva rendergli il potere e la forma corporea, e guidò con successo Minus nella sua preparazione. Potrebbe anche aver inventato pozioni, come quella che usò per proteggere il medaglione Horcrux.
- Alchimia: Voldemort era esperto nell'antica dell'alchimia, al punto da essere sicuro che se fosse riuscito a rubare la Pietra Filosofale, sarebbe stato in grado di usarla per riottenere un corpo. Silente sembrava anche credere che Voldemort sarebbe stato certamente in grado di creare una sua Pietra Filosofale, ma scelse di non farlo perché avrebbe trovato intollerabile la dipendenza dalla pietra e dall'Elisir di Lunga Vita che ne avrebbe distillato.
- Incantesimi: Voldemort era estremamente abile con gli incantesimi, poiché era in grado di lanciare un incantesimo di disillusione così potente da diventare invisibile ai suoi stessi occhi. Poteva far levitare senza sforzo oggetti, appellarli da lontano, abbattere porte e rompere serrature. Era capace di impiantare falsi ricordi e di lanciare senza sforzo un potente Sortilegio Scudo. Prima della battaglia di Hogwarts, amplificò la propria voce in modo che tutta Hogwarts potesse sentirlo pronunciare il suo ultimatum. Ha anche eseguito un Incantesimo Silenziatore straordinariamente potente sui difensori di Hogwarts durante la seconda metà della battaglia per metterli a tacere tutti.
- Materializzazione: Voldemort era eccezionalmente abile nella Materializzazione e poteva materializzarsi con estrema precisione anche quando stava combattendo, e la usava per schivare ed eludere gli incantesimi durante i duelli con Silente. Voldemort era anche in grado di materializzarsi senza far rumore, qualcosa che solo lui e Silente erano ritenuti in grado di fare.
- Occlumanzia e Legilimanzia: Voldemort era eccezionalmente abile e dotato nell'uso dell'Occlumanzia e della Legilimanzia, essendo in grado di proteggere efficacemente la propria mente e penetrare in quelle degli altri. Piton affermò che fosse il Legilimens più esperto che il mondo avesse mai visto, ma è possibile che esagerasse per ingraziarsi Bellatrix Lestrange. In ogni modo Voldemort era spaventosamente abile nella Legilimanzia potendo scavare e scrutare in profondità nelle menti degli altri senza bisogno di pronunciare l'incantesimo o usare la sua bacchetta, potendo influenzare le menti che aveva invaso. È stato anche in grado di usare la Legilimanzia per possedere brevemente Harry, anche se aveva già riacquistato un corpo fisico, cosa che ha causato a Harry così tanto dolore che ha persino desiderato la morte. Voldemort riusciva quasi sempre a capire quando qualcuno mentiva, ma a volte falliva. Pochissime persone erano abbastanza abili in Occlumanzia da proteggersi da lui: Severus Piton, Albus Silente e Gellert Grindelwald e forse anche Narcissa Malfoy erano gli unici conosciuti in grado di bloccare la Legilimenza di Voldemort usando l'Occlumanzia. Inoltre, Harry Potter, nonostante il suo legame con la mente di Voldemort, scoprì che poteva bloccare le intrusioni di Voldemort nella sua mente provando amore, poiché il contatto diretto con la mente di Harry mentre provava amore era terribilmente doloroso per Voldemort. Usando la sua maestria nell'Occlumanzia, Voldemort è stato in grado di bloccare la sua connessione con Harry, impedendogli di vedere cosa stesse facendo, anche se le sue difese potereno essere superate dal ragazzo quando Voldemort era abbastanza arrabbiato. Silente temeva anche che Voldemort potesse usare la Legilimanzia su Draco Malfoy per scoprire qualsiasi potenziale confronto sulla missione del giovane nonostante Draco avesse imparato l'Occulumanza, suggerendo che le abilità di Voldemort erano in grado di penetrare l'Occlumanzia se il bersaglio non era abbastanza forte.
"Voldemort volava come fumo nel vento, senza una scopa o un Thestral".
- Volo: Voldemort inventò il modo di volare senza supporto, mostrando per la prima volta durante la battaglia dei sette Potter.
- Serpentese: Voldemort era un Rettilofono, un'abilità che ereditò dal suo avo Salazar Serpeverde che gli permetteva di comunicare con i serpenti e controllarli in una certa misura.
- Immortalità : Voldemort è l'unico mago noto ad aver creato più di un Horcrux e tramite essi ottenne l'immortalità, essendo immune anche alla Maledizione Mortale. Tuttavia la sua immortalità era legata agli Horcrux e quando furono tutti distrutti, tornò ad essere mortale.
- Trasfigurazione: Voldemort ha mostrato abilità straordinarie in questo ramo della magia. Trasfigurò facilmente la corda di fuoco di Silente in un serpente nero durante la Battaglia dell'Ufficio Misteri ed era anche abile nell'evocazione , poiché poteva creare oggetti d'argento di incredibile durata, come si è visto quando ha prodotto uno scudo d'argento abbastanza forte da respingere la maledizione di Silente, che era estremamente potente. Poteva persino creare arti artificiali e ne diede uno a Peter Minus.
- Difesa contro le Arti Oscure: nonostante fosse molto più interessato a usare la magia oscura che a imparare a difendersi da essa, era estremamente abile nel farlo, tanto che Armando Dippet disse che probabilmente lo avrebbe preso come insegnante, di tale materia quando avesse avuto l'età giusta. Si può presumere che la sua conoscenza delle Arti Oscure lo abbia reso consapevole di molti incantesimi difensivi avanzati di cui pochi erano a conoscenza, poiché affermava che avrebbe potuto insegnare agli studenti magie che non avrebbero potuto imparare da nessun altro se fosse stato Professore di Difesa Contro le Arti Oscure.
- Creazione di incantesimi: Voldemort era anche estremamente abile nell'inventare incantesimi propri incantesimi magici , come evidenziato dall'incantesimo Morsmordre, una delle sue invenzioni. È probabile che alcuni degli incantesimi oscuri usati per nascondere e proteggere i suoi Horcrux siano stati creati da lui poiché persino Silente aveva difficoltà a superarli.
- Magia senza bacchetta e non verbale: Voldemort era anche immensamente abile sia nella magia senza bacchetta che in quella non verbale, tanto da essere in grado di usarle entrambe senza sforzo. Poteva spostare gli oggetti in questo modo, e disarmare Harry con un semplice gesto del braccio durante la Battaglia dell'Ufficio Misteri. Era in grado di lanciare perfino le Maledizioni Senza Perdono alla loro piena potenza senza parlare, ma non senza bacchetta.
- Versatilità con la bacchetta: Voldemort ha dimostrato di essere capace di usare bacchette diverse dalla sua senza alcuna difficoltà. Ha usato la bacchetta di suo zio Orfin per uccidere suo padre e i nonni paterni da adolescente e nel 1997 usò la bacchetta di Lucius Malfoy per un po'. Anche se non poté mai usare la piena potenza della Bacchetta di Sambuco era in grado di mantenere il suo solito livello di abilità con essa.
- Intimidazione: Voldemort, a causa della sua capacità praticamente ineguagliabile di commettere atti atroci, era estremamente intimidatorio, abbastanza da spaventare i delinquenti di basso livello e farli lavorare per lui per pura paura di come avrebbe reagito al loro rifiuto. Era in grado di intimidire rapidamente i famosi fabbricanti di bacchette Garrick Olivander e Mykew Gregorovitch che si sottomisero immediatamente alle sue richieste. Tra i pochissimi individui che non temevano Voldemort c'erano Albus Silente, Gellert Grindelwald, Remus Lupin e Sirius Black. Perfino la sua cerchia ristretta lo temeva. In effetti, la profonda esperienza di Voldemort nelle tattiche intimidatorie gli ha permesso di instillare una grande paura nei cuori dei maghi al punto che quasi tutti temevano di pronunciare ad alta voce il suo nome e spesso i Mollicci apparivano anche come Voldemort poiché rappresentava la peggiore paura di molti membri della specie magica.
- Intelligenza: Voldemort non era solo un grande mago, ma possedeva anche un intelletto geniale, poiché era considerato lo studente più brillante che avesse mai frequentato Hogwarts da Silente (sebbene lui stesso dovesse essere alla pari o superiore). Il suo intelletto è dimostrato dalla sua astuzia strategica. Ha anche dimostrato di essere un abile ricercatore, avendo scoperto con successo la sua ascendenza grazie al suo secondo nome e l'ubicazione della Camera dei Segreti.
- Carisma: anche in giovane età, Voldemort ha mostrato un talento straordinario per la manipolazione, riuscendo a guadagnandosi la fiducia di ogni insegnante di Hogwarts, escluso Albus Silent. Si circondò anche di un gruppo di amici che sarebbero diventati i primi Mangiamorte, anche se Voldemort non provava affetto per nessuno di loro. Era considerato affascinante dalla maggior parte delle persone che lo incontravano ed era in grado di ispirare gli altri a seguirlo. Da adulto, le sue abilità nella manipolazione crebbero ulteriormente, convincendo con successo molti maghi e streghe a unirsi alla sua causa, sebbene Sirius Black notasse che Voldemort usava anche trucchi, maledizioni e ricatti per convincere le persone a unirsi a lui. Anche quando il suo corpo fisico e i suoi poteri magici furono gravemente indeboliti, Voldemort fu in grado di usare il suo carisma per manipolare Quirinus Raptor affinché lo servisse, quando Raptor originariamente voleva il contrario.
- Recitazione: oltre alle sue formidabili abilità magiche e alla vasta conoscenza della magia, da adolescente, Tom ha dimostrato di essere un ottimo attore in grado di nascondere la sua vera natura a quasi tutti a Hogwarts tranne Silente.
- Leadership: anche da studente, Riddle era già un leader molto abile, poiché era in grado di guidare i precursori dei Mangiamorte e a sfuggire alla sorveglianza dello staff di Hogwarts, essendo responsabile di diversi spiacevoli incidenti che non furono mai collegati a lui e ai suoi amici, dimostrando. Man mano che cresceva e acquisiva maggiore esperienza affinò ulteriormente le sue capacità di leadership, che però passarono cambiò dal controllo carismatico al comando tirannico e completamente spietato, anche se non per questo meno efficace, dei suoi Mangiamorte. dimostrato durante la Prima e la Seconda Guerra dei Maghi.
- Venditore: un talento largamente trascurato di Voldemort era la sua abilità nell'intermediare le vendite come commesso di Magie Sinister. Questo talento e gli ha permesso di scoprire il Medaglione di Serpeverde e la Coppa di Tassorosso in possesso di Hepizbah Smith.
- Abilità didattiche: Quando Voldemort tentò di fare domanda per una posizione come insegnante a Hogwarts, espresse piena fiducia nella capacità di insegnare agli studenti cose che non avrebbero potuto imparare da nessun altro mago. In effetti anche se non ottenne il lavoro, dimostrò di essere un ottimo mentore; tra le sue imprese conosciute ci sono l'addestramento personale di Bellatrix Lestrange nelle Arti Oscure, l'insegnamento a Peter Minus su come preparare pozioni oscure avanzate e l'insegnamento del volo senza supporto a Severus Piton. In generale, i Mangiamorte sapevano come eseguire alcuni incantesimi di sua creazione, principalmente Morsmordre.
- Attitudine fisica: Voldemort era in ottime condizioni fisiche nonostante il suo aspetto scheletrico, con la sua forza e agilità che superiori a quelle di Harry Potter.
Relazioni[]
Famiglia[]
Genitori, zio, nonni[]
«La vedi quella casa sulla collina, Potter? Mio padre viveva lassù. Mia madre, una strega che abitava in questo villaggio, s’innamorò di lui. Ma lui la abbandonò quando lei gli rivelò chi era… non piaceva la magia, a mio padre… La lasciò e tornò dai suoi genitori Babbani prima che io nascessi, Potter, e lei morì dandomi alla luce, e così fui allevato in un orfanotrofio Babbano… ma promisi di ritrovarlo… mi vendicai di lui, di quello sciocco che mi aveva dato il suo nome… Tom Riddle…»
Tom nacque e crebbe in un orfanotrofio Babbano , senza conoscere nessun membro della sua famiglia. Sua madre, Merope Gaunt, morì poco dopo il parto, senza tentare di salvarsi con mezzi magici o di altro tipo. I sentimenti di suo padre nei suoi confronti sono sconosciuti, poiché è fuggito da Merope, allora incinta, dopo che lei smise di drogarlo con una pozione d'amore, non si diede mai la pena di sapere cosa fosse successo a loro figlio. I due si incontrarono un'unica volta nel 1943, quando Riddle uccise suo padre e i suoi nonni paterni. Riddle era disgustato dai suoi parenti Babbani e assunse lo pseudonimo di "Lord Voldemort" in parte per il desiderio di sbarazzarsi dello "sporco nome da Babbano di suo padre". Tom Riddle Jr credeva che suo padre avesse abbandonato lui e sua madre perché non gli piaceva la magia, quindi è presumibile che non sapesse che sua madre lo avesse privato della volontà con un filtro d'amore, ma se anche avesse saputo che suo padre era stato costretto a sposare sua madre e ad avere un figlio con lei, difficilmente avrebbe provato a capirne le ragioni.
Tom non rimase impressionato quando conobbe il suo zio squilibrato Orfin che viveva nello squallore più totale e lo incastrò per omicidio rubandogli l'unica cosa di valore che avesse mai posseduto.
Tom da bambino, mostrava disprezzo per sua madre e pensava che Merope dovesse essere stata una Babbana non essendo stata in grado di sopravvivere al parto. In seguito, Riddle mostrò una rabbia visibile, quando Hepzibah Smith calunniò inconsapevolmente sua madre, indicando che scoprire che aveva ereditato la magia da lei potrebbe averlo portato a rispettarne un minimo la memoria.
Riddle parve deluso quando Orfin gli comunicò la morte di Orvoloson, segno che desiderava conoscerlo.
Salazar Serpeverde[]
Salazar Serpeverde era l'unico parente di cui Voldemort era orgoglioso e l'unica persona in assoluto che sembrava rispettare. Ostentava in ogni occasione possibile, la sua parentela con lui definendosi orgogliosamente l'Erede di Serpeverde", che diceva di considerare il suo 'nobile antenato'.
Delphini[]
Non si sa cosa provasse Voldemort per sua figlia Delphini poiché morì mentre lei era ancora una neonata. Tuttavia, nella linea temporale alternativa creata per errore da Scorpius e Albus, Voldemort aveva apparentemente messo Delphini a capo del Ministero.
È quindi probabile che se Voldemort fosse vissuto, l'avrebbe considerata una serva eccezionalmente fedele, una specie di braccio destro. Le avrebbe anche concesso un simbolo personale e un nome suo "L'Augurey". Non si sapeva perché volesse un figlio, poiché non sentiva il bisogno d'amore e non voleva legarsi emotivamente a nessuno.
E' possibile che il concepimento di Delphini sia stato accidentale o che Voldemort volesse premiare Bellatrix per la sua lealtà concedendole l'onore di far proseguire la stirpe di Salazar Serpeverde, o che sperasse di avere un'altra serva potente e fedele come Bellatrix.
Delphni dal canto suo era curiosa riguardo ai suoi genitori e voleva avere la possibilità di conoscerli. Ha fatto di tutto per incontrare e salvare suo padre, fino al punto di intromettersi nel tempo per creare un futuro in cui vivesse, il che dimostra che aveva un po' di affetto per lui, ma è probabile che Voldemort l'avrebbe vista solo come una serva utile, dato che era del tutto incapace di amare.
Bellatrix Lestrange[]
«Il Signore Oscuro risorgerà, Crouch! Gettaci pure ad Azkaban, noi aspetteremo! Risorgerà e verrà a cercarci, e ricompenserà noi più di ogni altro suo seguace! Solo noi siamo fedeli! Solo noi abbiamo cercato di trovarlo!»- Bellatrix dichiara la sua lealtà a Voldemort.
Bellatrix Lestrange era tra i Mangiamorte più leali e fidati di Voldemort e lui si fidava di lei al punto di affidarle uno dei suoi Horcrux, anche se non le disse cos'era. Era fanaticamente fedele al suo padrone poiché, dopo la sua prima sconfitta nel 1981, fu tra i pochissimi suoi servitori che cercarono di rintracciarlo e durante il suo processo, dichiarò con orgoglio che sarebbe rimasta la sua serva più leale e che sarebbe sicuramente tornato. Considerava Azkaban un luogo dove lo doveva aspettare, piuttosto che una prigione.
La sua ossessione si estendeva al fatto di essere innamorata e attratta sessualmente da lui. In almeno un'occasione, durante un incontro dei suoi Mangiamorte, arrossì e i suoi occhi si riempirono di lacrime quando lui la elogiò.
«I Lestrange dovrebbero trovarsi qui» disse piano Voldemort. «Ma sono sepolti vivi ad Azkaban. Sono stati fedeli. Sono finiti ad Azkaban piuttosto che rinnegarmi… quando le porte di Azkaban verranno spalancate, i Lestrange riceveranno onori oltre l’immaginabile».
Riddle sembrava considerarla meglio rispetto alla maggior parte degli altri suoi servitori. Potrebbe aver avuto un affetto almeno superficiale per lei, poiché la chiamava "Bella" come avrebbero fatto i membri della sua famiglia. Sembrava essere lusingato dalla sua incrollabile devozione e una delle prime cose che disse ai suoi Mangiamorte quando rinacque fu che avrebbe ricompensato lei, suo marito e suo cognato. Alla conclusione della Battaglia dell'Ufficio Misteri, la portò con sé quando fuggì e fu l'unica Mangiamorte che si prese la briga di aiutare, anche se questo potrebbe essere dovuto più alla sua vicinanza fisica che al rispetto che provava per lei. Quando fu uccisa da Molly Weasley durante la battaglia di Hogwarts, era furioso e intendeva vendicare la sua morte.
Bellatrix era indignata da chiunque mostrasse la minima mancanza di rispetto al suo padrone. A causa della sua natura egoista ed egocentrica, probabilmente Voldemort sarà stato compiaciuto dall'amore ossessivo di Bellatrix per lui. Potrebbe anche aver scelto Bellatrix come madre della sua progenie a causa del suo potere e del suo essere una Purosangue.
Albus Silente[]
«Non vuoi uccidermi, Silente?» gridò Voldemort, gli occhi scarlatti socchiusi appena visibili oltre il bordo dello scudo. «Sei superiore a tanta brutalità, vero?»
«Sappiamo entrambi che ci sono altri modi per distruggere un uomo, Tom» replicò tranquillo Silente, e avanzò verso di lui come se non avesse paura alcuna, come se nulla fosse successo a interrompere la sua passeggiata nell’Atrium. «Ammetto che non mi darebbe soddisfazione toglierti soltanto la vita…»
«Niente è peggio della morte, Silente!» ringhiò Voldemort.
«Ti sbagli» replicò Silente, continuando ad avvicinarsi e parlando in tono leggero, come se stessero facendo due chiacchiere davanti a un bicchiere. Vedendolo camminare così indifeso, privo di scudo, Harry ebbe timore; avrebbe voluto gridare un avvertimento, ma il suo guardiano senza testa continuava a tenerlo contro la parete, bloccando ogni suo tentativo di liberarsi. «In verità, l’incapacità di capire che esistono cose assai peggiori della morte è sempre stata la tua più grande debolezza…»
Tom Riddle incontrò Albus Silente all'età di undici anni, quando venne a reclutarlo per la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sebbene inizialmente sospettoso nei confronti di Silente, rimase almeno un po' impressionato dalla dimostrazione di magia di Silente. Tom fu felice di scoprire di essere un mago, poiché ciò confermò i sospetti che aveva da tempo riguardo al fatto di essere "speciale". Il ragazzo però impressionò negativamente Silente quando ammise di poter ferire le persone. Anche se Tom divenne uno studente estremamente popolare tra i suoi colleghi, Silente rimase diffidente nei suoi confronti e lo tenne d'occhio scrupolosamente.
Riddle tornò a Hogwarts anni dopo essersi diplomato per richiedere la posizione di professore di Difesa contro le Arti Oscure a Silente, che era diventato il preside della scuola. Sospettando che le vere intenzioni di Voldemort fossero molto più sinistre di quanto lasciasse intendere, Silente rifiutò di assumerlo.
Voldemort disprezzava Silente, non solo a causa del fatto che quest'ultimo era forse il suo nemico più pericoloso, ma anche perché la fede di Silente nel potere dell'amore era qualcosa che confondeva e disgustava Voldemort. Si pensava che Silente fosse l'unica persona che Voldemort avesse mai temuto e una delle poche persone che Voldemort non era in grado di intimidire, poiché Silente era l'unico mago i cui poteri e abilità potevano rivaleggiare con quelli di Voldemort. Silente persisteva nel riferirsi a lui come "Voldemort" con gli altri e nel rivolgersi a lui come "Tom" nelle conversazioni private, un sottile ma fermo rifiuto di permettere a Voldemort di dettare i termini della loro relazione. Silente guidò gli sforzi bellici contro e diede un contributo essenziale alla sua sconfitta e avrebbe istruito Harry Potter, colui che sostanzialmente avrebbe preso il suo posto come leader anti-Voldemort, dopo la sua morte.
Harry Potter[]
<<Mi occuperò personalmente del ragazzo. Sono stati commessi troppi errori con Harry Potter. Io stesso ne ho commessi. Se Potter è vivo, dipende più dai miei errori che dalle sue vittorie. Sono stato incauto, e pure ostacolato da fortuna e caso, i due sabotatori di tutti i piani men che bene architettati. Ma ora ho imparato. Capisco quelle cose che prima non capivo. Devo essere io a uccidere Harry Potter, e io sarò».
Harry Potter divenne il nemico mortale di Voldemort dopo che il Signore Oscuro udì parte di una profezia che prediceva la nascita di un individuo destinato a distruggerlo; due bambini soddisfacevano i criteri, ma per la semplice ragione che Harry era un mezzosangue come lui, Voldemort lo considerava una minaccia maggiore di Neville Paciock. Prendendo di mira Harry, Voldemort involontariamente lo contrassegnò come suo pari, portando così alla sua stessa distruzione.
La profezia affermava che "Il Prescelto" avrebbe avuto un potere che mancava al Signore Oscuro. Quel potere è l'amore e Silente si rese conto che erano le abilità di Harry, combinate con la sua capacità di amare, gli avrebbero dato il potere di sconfiggere Voldemort. A differenza di Harry, che era mentalmente, emotivamente e spiritualmente intatto e i cui amici lo sostenevano per lealtà e amore, Voldemort era psicologicamente, ed emotivamente distrutto, provava solo arroganza, odio, avidità, gelosia e controllava i suoi seguaci attraverso la paura, l'intimidazione e la coercizione. Harry fu turbato nel notare molte somiglianze tra loro: erano entrambi orfani e pensavano a Hogwarts come alla loro prima vera casa, ed entrambi somigliavano fisicamente ai loro padri, e in una certa misura l'uno all'altro. Tuttavia, Silente insisteva sul fatto che differivano in un modo assolutamente cruciale: Harry aveva la capacità di amare, mentre Voldemort no.
Sebbene Harry trovasse difficile capire che qualcosa di così semplice come l'amore fosse tanto utile contro Voldemort, capì che, ancora una volta, si trattava anche di scelte: le azioni di Voldemort nei confronti di Harry erano basate sulla profezia, ma Harry avrebbe scelto di combattere Voldemort anche senza di essa e ciò lo tenne contro il Lato Oscuro.
Voldemort divenne ossessionato da Harry dopo aver fallito nell'ucciderlo e cercò vendetta su Harry per dimostrare di essere il mago più temuto e potente di tutti i tempi. L'odio e il desiderio di vendetta di Voldemort erano così forti che l'Horcrux contenuto nel suo diario voleva distruggere più Harry che i Nati Babbani. Voldemort considerava Harry debole rispetto a lui e sottovalutò il modo in cui il potere dell'amore lo aiutava. Dopo aver posseduto la mente di Harry, le emozioni che provava per i suoi amici e la sua famiglia furono così opprimenti e inquietanti per Voldemort che lo scacciarono. Di conseguenza, non tentò mai più di possedere Harry.
Quando i due si affrontarono per l'ultima volta, Harry esortò Voldemort a provare rimorso - l'unico mezzo conosciuto per riparare un'anima fratturata - ma Voldemort reagì con sdegno. Harry continuò informando Voldemort che nonostante brandisse la Bacchetta di Sambuco, non ne era il padrone, ma lo era lui. Nella sua furia, Voldemort fece un ultimo tentativo di attentare alla vita di Harry, ma la Bacchetta di Sambuco era fedele a lui, e la Maledizione Mortale che aveva scagliato si ritorse ancora una volta su Voldemort e senza i suoi Horcrux a sostenerlo, questa volta la maledizione pose fine alla sua vita. Ironicamente Voldemort e Harry erano parenti alla lontana, dato che tutti e due discendevano dai Peverell.
Nagini[]
Voldemort aveva una relazione speciale con Nagini, il suo serpente domestico che era anche uno dei suoi Horcrux. Nagini era l'unico essere vivente a cui Voldemort sembrava tenere sinceramente; tuttavia, poiché Nagini era uno dei suoi Horcrux, è molto più probabile che si preoccupasse della parte della sua anima dentro di lei piuttosto che di Nagini stessa. Tuttavia, Silente ipotizzò che Voldemort tenesse a Nagini più che a qualsiasi altra creatura vivente e che il suo affetto per lei non avesse nulla a che fare con la parte della sua anima che aveva riposto dentro di lei; infatti Silente pensava che fosse stato a causa dei suoi sentimenti per il serpente che aveva trasformato Nagini in un Horcrux. Voldemort spesso le accarezzava la testa, la portava al collo e usava persino parole amorevoli quando le parlava. Chiese immediatamente il silenzio ai Mangiamorte quando notò che Nagini si stava irritando per i loro scherni e le loro urla.
Nagini non attirò mai l'ira del suo padrone, anche quando non riuscì a tenere Harry Potter a Godric's Hollow, in modo che Voldemort lo finisse sebbene lui generalmente non reagisse bene al fallimento. Nagini obbedì ad ogni ordine del suo padrone, e i due erano in grado di comunicare tra loro mentalmente. Albus Silente notò che Voldemort aveva un insolito controllo su di lei, anche per un Rettilofono.
Barty Crouch Jr.[]
<<Mi chiese se ero pronto a rischiare tutto per lui. Ero pronto. Era il mio sogno, la mia più grande ambizione, servirlo, dimostrargli la mia abilità. Mi disse che aveva bisogno di infiltrare a Hogwarts un suo servo fedele>>.
Barty Crouch Jr. era uno dei servi più fedeli di Voldemort. Quando Voldemort venne a sapere, che era vivo e tenuto segregato in casa sua, andò a liberarlo insieme a Peter Minus.
Crouch vedeva Lord Voldemort come una sorta di figura paterna ed era fanaticamente devoto al Signore Oscuro. Era disposto a sacrificarsi e a dare assolutamente tutto per servire Voldemort. Credeva anche che se avesse ucciso Harry Potter, sarebbe diventato più di un figlio per Voldemort. In sostanza, la lealtà di Barty fu eguagliata solo da quella di Bellatrix Lestrange.
Tuttavia, la lealtà di Crouch lo ha portato a sapere molte cose su Lord Voldemort che persino altri fedelissimi, come Bellatrix, non sapevano come che Voldemort aveva un padre deludente, da cui ha preso il nome e che ha ucciso. Queste similitudini hanno contribuito ad alimentare la lealtà di Barty. Potrebbe benissimo essere che Voldemort abbia raccontato a Barty queste somiglianze tra i due e le abbia usate come un modo per convincerlo a unirsi a lui. Ciò potrebbe implicare che Barty avesse saputo dello status di Mezzosangue del suo padrone ma che non gli importasse, ma in effetti è molto più probabile che Riddle gli abbia solo detto che suo padre lo aveva abbandonato senza mai ammettere che fosse un Babbano.
Voldemort sembra aver riconosciuto il valore di Barty, cosa che suo padre non era riuscito a fare, e lo definì apertamente il suo servo più fedele. Tuttavia, nonostante ciò non gli importava niente di lui come persona. Non si sa come abbia reagito Voldemort quando ha saputo che Crouch era stato scoperto e baciato da un Dissennatore, anche se è probabile che gli sia dispiaciuto parecchio aver perso un servitore tanto fedele e capace, specie in un momento in cui ne aveva ancora pochi.
Severus Piton[]
«Forse la conosci già? Sei un uomo intelligente, dopotutto, Severus. Sei stato un servitore bravo e fedele, e mi dolgo di ciò che deve accadere. La Bacchetta di Sambuco non può servirmi in modo adeguato, Severus, perché non sono io il suo vero padrone. La Bacchetta di Sambuco appartiene al mago che ha ucciso il suo ultimo proprietario. Tu hai ucciso Albus Silente. Finché tu vivi, Severus, la Bacchetta di Sambuco non può essere davvero mia. Non può essere altrimenti. Devo dominare la Bacchetta, Severus. Se domino la Bacchetta, finalmente dominerò Potter».
Severus Piton divenne un Mangiamorte nella Prima Guerra dei Maghi, all'inizio era estremamente fedele a Voldemort finché non si rese conto che il Signore Oscuro aveva pianificato di uccidere Lily Evans di cui era follemente innamorato. Piton si appellò ad Albus Silente, diventando una spia per l'Ordine della Fenice in cambio di una protezione speciale per Lily.
Dopo che Peter Minus tradì i Potter, Lily morì e Voldemort scomparve; tuttavia, anche se Piton non fu in grado di salvare Lily, il suo amore per lei permise a suo figlio, Harry, di sopravvivere dato che era stato Piton a chiedere al Signore Oscuro di risparmiarle la vita. Fu per questo che Voldemort diede a Lily la possibilità di scappare, rendendo così la sua morte un sacrificio volontario. Il fatto che Voldemort fosse disposto a risparmiare Lily su richiesta di Severus, implica che rispettasse le sue abilità e la sua fedeltà abbastanza da fargli questa concessione. Dopo la morte dei Potter, la lealtà di Piton non vacillò e giurò di proteggere Harry dal Signore Oscuro, onorando il sacrificio di Lily.
Quando Voldemort rinacque e chiamò a sé i suoi Mangiamorte, Piton andò da lui solo due ore dopo. Il Signore Oscuro era sospettoso e temeva che Piton fosse passato dalla parte di Silente, e in effetti era così e su ordine di quest'ultimo Severus affermò che era tornato dopo per poter spiare il Preside. Il Signore Oscuro interrogò ampiamente Piton e trovò tutte le sue risposte soddisfacenti; Piton venne quindi riaccolto nella sua cerchia ristretta.
La fiducia di Voldemort in Piton fu ulteriormente consolidata quando quest'ultimo uccise Albus Silente, così Piton divenne il consigliere più fidato del Signore Oscuro e gli fu assegnata la posizione di Preside di Hogwarts dopo la caduta del Ministero della Magia . All'insaputa di Voldemort, Piton continuò a indebolirlo il più possibile, seguendo le istruzioni di Silente che aveva organizzato il proprio assassinio.
Quando Minerva McGranitt iniziò a coordinare le difese del Castello di Hogwarts per l'imminente battaglia contro Voldemort, Piton fuggì e subito dopo fu convocato alla Stamberga Strillante da Riddle. Piton vide che il Signore Oscuro aveva lanciato una protezione speciale attorno a Nagini, e tentò di lasciare la Baracca per dare a Harry un messaggio di Silente (poiché Silente aveva spiegato a Piton che una volta che Voldemort avesse avuto paura per la vita del serpente, avrebbe dovuto dire a Harry che era il settimo Horcrux di Voldemort , e quindi doveva morire) con la scusa che avrebbe trovato Harry e si sarebbe assicurato che fosse ucciso da Voldemort. Voldemort tuttavia ordinò a Nagini di uccidere Piton, perché lo credeva il vero padrone della Bacchetta di Sambuco e sebbene affermasse che gli dispiacesse, non mostrò nessuna tristezza per la morte di Piton.
Nel suo duello finale contro Voldemort, Harry rivelò a tutti che Piton era stato fedele a Silente da quando Voldemort aveva preso di mira i Potter. Piuttosto che essere sorpreso o arrabbiato, Voldemort reagì con indifferenza a queste rivelazioni. E' possibile che Voldemort si fidasse di Piton a causa delle similitudini fra loro (entrambi avevano una madre strega e un padre Babbano, entrambi odiavano il loro genitore Babbano e si erano aggrappati alla loro ascendenza magica, entrambi erano affascinati dalle Arti Oscure ed erano cresciuti in povertà, entrambi si erano scelti un nuovo nome), ma alla fine furono le loro differenze a dividerli dato che Piton era in grado di provare amore e rimorso sincero per le sue azioni e fu proprio questo a portare alla sconfitta di Voldemort.
Peter Minus[]
«La tua devozione non è altro che codardia. Non saresti qui se avessi un altro posto dove andare>>- la scarsa (e giusta) opinione di Voldemort su Minus.
Peter Minus, fu il servitore più debole e codardo di Lord Voldemort; divenne un Mangiamorte durante la prima ascesa di quest'ultimo e divenne una spia dell'Ordine della Fenice per lui, ed in seguito tradì James e Lily Potter per salvarsi la vita. Dopo la prima sconfitta di Voldemort, Minus non fece alcun tentativo di trovare il suo padrone e lo cercò solo quando ebbe bisogno di lui per proteggersi da Sirius Black che aveva incastrato per i suoi crimini, e che evaso da Azkaban voleva vendetta.
Pur sapendo benissimo che dietro il ritorno di Minus c'era solo opportunismo, Voldemort lo riaccolse avendo un bisogno disperato di lui e in effetti Codaliscia gli fu di immensa utiltià: gli portò Bertha Jorkins, che disse loro dove trovare Bartemius Crouch Jr e preparò le pozioni necessarie a ridargli forma fisica arrivando a tagliarsi una mano per riportare il suo padrone alla massima potenza.
Malgrado ciò Voldemort aveva una scarsa opinione di Minus e mostrava solo totale disprezzo per il suo servitore, a cui in seguito affidò solo compiti umili. Malgrado ciò, costrinse Garrick Olivander a costruire una bacchetta per Minus, favore che non concesse a Lucius Malfoy. Nel 1998 Minus fu ucciso dalla mano d'argento che Voldemort gli aveva dato quando esitò nel strangolare Harry Potter, mostrando che Voldemort si era premunito contro un suo possibile tradimento.
Famiglia Malfoy[]
«Lucius, mio viscido amico. Mi dicono che non hai ripudiato le vecchie abitudini, anche se davanti al mondo presenti un volto rispettabile. Sei ancora pronto a prendere il comando in una battuta di caccia al Babbano, suppongo. Eppure non hai mai cercato di trovarmi, Lucius… le tue imprese alla Coppa del Mondo di Quidditch sono state divertenti, oserei dire… ma le tue energie non sarebbero state meglio indirizzate nel trovare e nel sostenere il tuo padrone?»
Voldemort inizialmente si fidava di Lucius Malfoy come di Bellatrix, dato che arrivò ad affidargli un Horcrux, anche se non gli disse cosa fosse davvero, litandosi a dirgli che avrebbe fatto riaprire la Camera dei Segreti.
Lucius finse di essere stato sotto la Maledizione Imperius dopo la prima caduta del Signore Oscuro e mantenne una posizione di influenza all'interno del Ministero della Magia fino all'inizio della Seconda Guerra dei Maghi. Quando Voldemort rinacque, accolse Lucius nella sua cerchia ristretta, anche se rimproverò Malfoy per essere scappato dal Marchio Nero evocato alla Coppa del Mondo di Quidditch.
Lucius però perse in fretta il favore di Voldemort: non riuscì a recuperare la Profezia e soprattutto Voldemort scoprì che aveva introdotto il diario a Hogwarts di testa sua portando alla sua distruzione, inoltre si era fatto anche catturare dopo la battaglia dell'Ufficio Misteri. Deciso a punire tutti i fallimenti di Lucius, Voldemort diede a suo figlio Draco il compito quasi impossibile di uccidere Silente aspettandosi che anche lui avrebbe fallito, e così avrebbe avuto la scusa per punire anche lui e di conseguenza Lucius che all'epoca era al sicuro ad Azkaban. Anche se Draco riuscì più o meno a portare a termine la sua missione, Voldemort continuò a diffidare della lealtà dei Malfoy. Prese dimora a Villa Malfoy per un po', e sospettava che la famiglia non ne fosse affatto felice. Durante la sua permanenza, costrinse Draco a torturare altri Mangiamorte, umiliando lui e i suoi genitori.
Dopo che Harry Potter riuscì a fuggire da Villa Malfoy, Voldemort torturò Lucius e iniziò a trattarlo col più totale disprezzo. Malfoy si concentrò quindi sul salvare suo figlio durante la battaglia di Hogwarts , temendo solo per la vita di Draco e sembrò abbandonare ogni lealtà alla causa dei Mangiamorte. Voldemort snobbò le preoccupazioni di Lucius per Draco e lo derise dicendo che forse l'adolescente aveva scelto di allearsi con Harry Potter dato che non aveva lasciato la scuola con gli altri Serpeverde.
Dopo che Voldemort riuscì a lanciare la Maledizione Mortale su Harry ordinò a Narcissa Malfoy di confermare la morte del suo nemico. Il ragazzo però era vivo, e Narcissa, preoccupata per suo figlio, chiese notizie di Draco a Harry e dopo aver appreso che Draco era vivo e vegeto, mentì al Signore Oscuro, affermando che Harry era morto. Sapeva che lei e Lucius avrebbero potuto tornare a Hogwarts e riunirsi con il figlio solo se avessero preso parte a una festa per la vittoria. Questi eventi permisero ad Harry di affrontare Voldemort per l'ultima volta e di ucciderlo.
Nel 2020, Draco era diventato così disilluso dalla causa dei Mangiamorte a causa delle sue esperienze con Voldemort che aiutò il Trio a sconfiggere Delphini. Durante questo periodo della sua vita, Draco iniziò anche a riferirsi a Voldemort con il suo nome piuttosto che chiamandolo il "Signore Oscuro" come faceva da ragazzo, il che è un altro di segno di come avesse perso ogni rispetto per lui.
Armando Dippet[]
"Avevo sconsigliato ad Armando di dare una cattedra a Voldemort — non gli spiegai quello che ho spiegato a te, perché il professor Dippet era molto affezionato al ragazzo, ed era convinto della sua onestà"
Mentre era studente a Hogwarts, Tom Riddle era un giovane educato e intelligente che incantò quasi tutti i membri dello staff compreso il preside Armando Dippet.
Armando non permise a Riddle di rimanere a Hogwarts durante le vacanze estive a causa dell'apertura della Camera dei Segreti in quel momento (ignaro che fosse stato Riddle ad aprirla), ma avrebbe fatto uno strappo alla regola se la situazione fosse stata più sicura. Quando Tom incastrò Rubeus Hagrid per il crimine, Armando prese le azioni del suo studente modello come eroismo senza metterle in discussione e gli assegnò un premio speciale per i servizi resi alla scuola. Quando Riddle stava per terminare gli studi, chiese al professor Dippet di rimanere a Hogwarts come insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, ma Dippet rifiutò perché il era troppo inesperto, ma lo invitò a ripresentarsi dopo qualche anno se fosse stato ancora interessato.
Horace Lumacorno[]
Il Professor Horace Lumacorno era il professore di Pozioni durante gli anni di Tom Riddle a Hogwarts ed era il direttore della sua Casa Serpeverde.
Horace fece entrare Riddle nel Lumaclub una "raccolta" degli studenti preferiti di Lumacorno, cioè quelli che avevano buoni contatti e che dimostravano di avere talento e sembravano avere il potenziale per avere successo. Ad un certo punto, Tom Riddle chiese a Lumacorno degli Horcrux e pensando che fosse curiosità accademica gli disse cosa avrebbe sostanzialmente comportato lacerare la propria anima. Sebbene la domanda scioccasse e inorridisse Lumacorno, non negò che fosse possibile crearne più di uno.
Con le informazioni ricevute da Lumacorno, Tom Riddle consolidò la sua decisione di creare sei Horcrux. Quando capì che era lui Voldemort, Lumacorno si vergognò moltissimo di aver sbagliato tanto nel giudicarlo e di avergli dato informazioni così pericolose.
Durante la battaglia di Hogwarts Lumacorno, portò rinforzi da Hogsmeade per assistere i difensori del castello nella lotta contro i Mangiamorte, e in seguito duellò direttamente contro Voldemort con Minerva McGranitt e Kingsley Shacklebolt.
Ginny Weasley[]
<<Sono stato paziente. Le ho risposto, sono stato comprensivo, sono stato gentile. E adesso lei mi adora. ‘Nessuno mi ha mai capito come te, Tom… Sono così felice di avere questo diario a cui confidarmi… è come avere un amico da portare sempre con me in tasca… Modestia a parte, Harry, ho sempre avuto il dono di affascinare le persone di cui avevo bisogno>>.
Sebbene Voldemort avesse perso il suo corpo fisico, riuscì ad avvicinarsi a Ginny Weasley che aveva una cotta enorme per Harry Potter, attraverso uno dei suoi Horcrux: il suo diario grazie a cui il frammento che comunicò con Ginny, simpatizzando con i suoi problemi e dandole consigli, che la rendevano emotivamente vulnerabile all'influenza di Riddle. Poiché questo frammento della sua anima aveva ancora il suo bell'aspetto sedicenne, prima fu in grado anche di ammaliare la piccola Weasley, facendo sentire una ragazza insicura. apprezzata da un ragazzo più grande, e bello che appariva interessato ai suoi problemi. Riddle usò Ginny per riaprire la Camera dei Segreti e liberare di nuovo il Basilisco al suo interno, ma dopo un po' Ginny iniziò a sospettare del diario e cercò di liberarsene buttandolo nel water, ma ovviamente un Horcrux non poteva essere distrutto così facilmente e finì nelle mani di Harry Potter. Ginny, preoccupata che il diario rivelasse ad Harry le cose che aveva scritto sui suoi sentimenti per lui recuperò il diario, così Riddle possedette Ginny un'ultima volta e la fece entrare nella Camera dei Segreti, con tutta l'intenzione di ucciderla e di usare la sua vita per ripristinare la propria. Harry, riuscì ad entrare nella Camera, a salvare Ginny, a uccidere il Basilisco e a distruggere il diario. Nonostante si fingesse gentile e comprensivo con lei, Riddle in realtà provava un grande disprezzo per Ginny, vedendola come sciocca e noiosa. Ironicamente Ginny si sarebbe imparentata con Voldemort sposando Harry.
Rubeus Hagrid[]
<<Be’, puoi immaginare da te com’è rimasto il vecchio Armando Dippet. Da una parte Tom Riddle, povero in canna ma brillante, orfano ma così coraggioso, Prefetto della scuola, studente modello; dall’altra quel gran pasticcione confusionario di Hagrid, che si metteva nei guai una settimana sì e una no, che tentava di allevare cuccioli di lupi mannari sotto il letto, che sgattaiolava nella foresta proibita per combattere i troll. Ma devo ammettere che persino io sono rimasto sorpreso della riuscita del mio piano. Pensavo che qualcuno si sarebbe reso conto che l’Erede di Serpeverde non poteva assolutamente essere Hagrid. C’erano voluti a me cinque anni interi per scoprire quel che c’era da sapere sulla Camera dei Segreti e trovarne l’ingresso… figuriamoci se Hagrid poteva avere il cervello o il potere per farlo!>>- il disprezzo di Tom Riddle per Hagrid.
Rubeus Hagrid e Tom Riddle erano entrambi studenti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts negli anni '40, con Hagrid che era tre anni più giovane di lui. Nel 1943, Riddle aprì la Camera dei Segreti, scatenando un Basilisco sugli studenti Nati Babbani. La maggior parte di essi rimase pietrificata, ma quando il Basilisco riuscì finalmente a ucciderne uno Hogwarts rischiò di chiudere, una conseguenza che Riddle scioccamente non aveva previsto, il che avrebbe significato per lui dover tornare all'orfanotrofio di per un tempo indefinito. Dopo aver realizzato che la scuola avrebbe potuto non essere chiusa se il colpevole fosse stato catturato, Riddle smise di attaccare gli studenti con il Basilisco, chiuse la Camera dei Segreti e incastrò Hagrid, che era noto per il suo amore per le creature pericolose e all'epoca stava allevando Aragog una giovane Acromantula. Riddle considerava Hagrid uno stupido combinaguai.
A causa delle false accuse di Riddle, Hagrid fu espulso da Hogwarts e la scuola poté rimanere aperta. Riddle non provò mai rimorso per aver incastrato Hagrid e avergli rovinato la vita. Da adulto, Hagrid si unì all'Ordine della Fenice e combatté contro Voldemort e i suoi Mangiamorte nella Prima Guerra dei Maghi. Nel 1981 , Hagrid fu devastato quando Voldemort uccise i suoi amici James e Lily Potter, ma condivise il sollievo del resto del mondo magico quando Voldemort perse i suoi poteri e scomparve dopo aver fallito nell'uccidere il giovane Harry Potter.
Sebbene molti credessero che Voldemort fosse morto, Hagrid, credeva che un giorno sarebbe tornato. Insieme alla stragrande maggioranza della comunità magica, non voleva pronunciare il nome di Voldemort, riferendosi generalmente a lui come "Tu-sai-chi".
Quando Voldemort stava cercando la Pietra Filosofale, approfittò dell'amore e della conoscenza di Hagrid per le creature magiche e attraverso Quirinus Raptor si fece dire come sfuggire a Fuffi.
Nel 1998 Hagrid combatté nella battaglia di Hogwarts e fu catturato dai Mangiamorte. Dopo che Harry si sacrificò, Voldemort ordinò ad Hagrid in lutto di portare il corpo "morto" del suo amico tra le sue braccia, dove sarebbe stato chiaramente visibile ai sostenitori di Harry. Quando Harry finalmente sconfisse il Signore Oscuro, Hagrid fu tra i primi a congratularsi con lui per il suo trionfo.
Quirinus Raptor[]
Quirinus Raptor incontrò il frammento dell'anima disincarnata di Lord Voldemort nella Foresta Nera dell'Albania, durante i suoi viaggi per il mondo. Raptor lo aveva cercato pensando di poterlo catturare e imparare da lui una magie potenti, ma con promesse di ricchezza, dominio e forse immortalità, Voldemort convinse Raptor a diventare suo fedele servitore e persino a condividere il suo corpo con lui. Raptor eseguì gli ordini di Voldemort con una sfumatura di paura, e a volte cercò, debolmente e inutilmente, di resistere alla possessione.
Su ordine di Voldemort, Raptor tornò a Londra nel 1991 e fece irruzione nella Gringott per procurarsi la Pietra Filosofale, solo per scoprire che era stata trasferita alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
I due cercarono di rubare la Pietra ma Harry li fermò, perché la protezione di sua madre causava un dolore atroce a Raptor-Voldemort, quando lo toccava. Per sfuggire al dolore, Voldemort separò la sua anima dal corpo di Raptor e fuggì, lasciando Raptor a morire. Tre anni dopo aver abbandonato Raptor alla sua morte, Voldemort disse ai suoi Mangiamorte che vedeva Raptor come un uomo sciocco e credulone il cui unico valore era la sua posizione a Hogwarts.
Hepzibah Smith[]
Tom Riddle incontrò per la prima volta Hepzibah Smith quando lavorava da Magie Sinister. Essendo un giovane educato, bello e intelligente, divenne amico di Hepzibah, lusingandola e facendola sentire carina. Quando scoprì che Hepzibah possedeva due oggetti che desiderava per sé la uccise per impadronirsene. A Riddle non importava nulla della donna e usò il suo omicidio per tramutare la coppa della sua antenata in un Horcrux.
Gellert Grindelwald[]
«Allora uccidimi, Voldemort, io accetto volentieri la morte! Ma la mia morte non ti darà quello che cerchi... ci sono tante cose che non capisci...»- Grindelwald deride Voldemort.
Non è noto se Voldemort e Grindelwald si fossero mai incontrati prima del 1998, ma è molto improbaibile. Non si sa quali fossero le opinioni personali di Voldemort sulle atrocità di Grindelwald nei confronti dei Babbani o il sul suo tentativo di sottometterli, anche se è probabile che non gli importasse e non si sia ispirato a Grindelwald. per le sue tentate conquiste in seguito. Nonostante lo status di Grindelwald come uno dei maghi oscuri più potenti mai esistiti, Voldemort non sembrava avere alcun rispetto per lui e lo trattò semplicemente come un'altra persona da interrogare nella sua ricerca della Bacchetta di Sambuco. Grindelwald sembrava sapere tutto di lui e nonostante fosse completamente indifeso contro l'unico mago più malvagio di lui, non aveva nessuna paura di Voldemort, e gli rise in faccia resistendo alle sue torture e rifiutandosi di dirgli dove si trovasse la Bacchetta di Sambuco e lo schernì dicendogli che non sarebbe mai stato in grado di padroneggiarla. Alla fine le provocazioni di Grindelwald fecero perdere la testa a Voldemort che lo uccise. Tuttavia Gellert aveva pienamente ragione, e fu proprio l'incapacità di Riddle di dominare la bacchetta a portarlo alla morte, mostrando che come Silente, Grindelwald aveva compreso la psicologia e i punti deboli di Voldemort.
Etimologia[]
Voldemort[]
- Sebbene J.K. Rowling non abbia mai spiegato del tutto le origini del nome "Voldemort", ci sono alcune possibili teorie. 'Mors', o 'mortum' è la parola latina per morte (che si è evoluta in molte lingue romanze come 'muerte' o 'morte', e la parola inglese 'murder' ha le sue origini nella stessa radice di 'mors'). Pertanto, il possibile significato della parola "Voldemort" può essere "rappresentante della morte" o "ambasciatore della morte". Tuttavia, l'etimologia più accurata di Voldemort sarebbe la frase francese "Vol de mort" che significa letteralmente "volo della morte" (considerando le follie omicide da lui commesse e la sua invenzione di un incantesimo per ottenere il volo senza supporto questa traduzione calza benissimo). È abbastanza plausibile che questa sia la vera etimologia del suo nome poiché la stessa Rowling parla francese e lo ha anche insegnato una volta. "Vol de mort" può anche significare letteralmente "furto della morte" in francese, il che può riferirs alla ricerca dell'immortalità da parte di Lord Voldemort, il che significherebbe che dovrebbe rubare la sua vita alla morte). L'espressione catalana 'vol de mort' significa anche 'volo della morte' o, poiché 'Vol' potrebbe anche derivare dalla radice latina 'volo' ("voglio, desidero, voglio"), può significare "desiderio di morte".
- JK Rowling ha detto in un'intervista che la T di Voldemort è silenziosa. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la parola francese mort, che significa morte, ha una T muta. La T muta è stata mantenuta nelle prime edizioni degli audiolibri dei romanzi, ma è stata tolta dopo l'uscita dei film. Nel 2015, la Rowling ha nuovamente confermato in un'intervista che la sua pronuncia preferita del nome era con una "T" silenziosa, anche se ha notato "...ma sono abbastanza sicura di essere l'unica persona che lo pronuncia in quel modo".
Tom Orvoloson Riddle[]
- Tom è diminutivo di Thomas Θωμᾶς, preso in prestito dall'aramaico תאומא taʔuma, che significa 'gemello'; affine all'ebraico תאום təʔōm. Questa scelta può essere spiegata dal fatto che, per ottenere l'immortalità, Tom Riddle ha diviso e in un certo senso gemellato, la sua anima in pezzi diversi così da sopravvivere. Inoltre, τόμος (tomos) in greco antico significa "fetta" o "pezzo", il che potrebbe collegare il suo nome agli Horcrux. Un'ulteriore prova di tale connessione è il paragone della Rowling tra la creazione di un Horcrux e la scissione dell'atomo. La parola "atomo" deriva dalla stessa parola greca antica con l'aggiunta di un prefisso negativo, ἄτομος (átomos), che significa inseparabile.
- Il nome del originale del nonno materno di Voldemort Marvolo fa pensare a meraviglioso, dal latino mirabilis: composto da mirari 'meravigliarsi', dalla radice dell'aggettivo mirus 'meraviglioso' e dal suffisso -bilis , che denota capacità. Il nome contiene anche la radice latina volo che significa 'desidero, voglio, voglio, ordino, suppongo, sostengo, essere disposto, significare, significare o denotare'. Un altro omofono, volo, significa anche "volo, corro o mi muovo rapidamente". Gaunt e suo nipote Tom possono essere visti come personaggi che vogliono raggiungere la grandezza molto rapidamente. Potrebbe anche derivare dal personaggio della Dodicesima Notte di Shakespeare, Malvolio (un nome scherzosamente umoristico che significa più o meno "desidero malvagiamente" o semplicemente "mal disposto"). Malvolio è un puritano che non sapeva divertirsi e cercava di impedire agli altri servi di divertirsi. È "malato di amor proprio" e sogna di ottenere il dominio, e pensa di essere migliore degli altri perché crede di essere "puro". La citazione "Alcuni nascono grandi, alcuni raggiungono la grandezza e ad altri la grandezza è imposta su" viene da qui. Alla fine della storia giura vendetta su tutti gli altri personaggi.
- Riddle in inglese vuol dire "Indovinello", un enigma progettato per mettere alla prova l'ingegno di qualcuno nell'arrivare alla sua soluzione". Gli indovinelli venivano usati sia come un modo per sconcertare il pubblico sia per insegnare loro a comprendere il linguaggio poetico. Dato che il passato di Voldemort è stato "un enigma", è logico che venga chiamato così; inoltre, secondo quanto riferito, JK Rowling una volta vide la tomba di un certo "Tom Riddell", da cui deriva il nome. Voldemort ha creato il suo nome di battaglia anagrammando le lettere del suo nome di nascita completo, un altro tipo di enigma.
Curiosità[]
- L'attore che interpreta Voldemort, Ralph Fiennes, è lo zio dell'attore che interpreta il giovane Tom Riddle, Hero Fiennes Tiffin, mentre da adolescente viene interpretato da Christian Coulson. Quando Voldemort viene visto bere sangue di Unicorno, viene interpretato da Theo Kypri, viene interpretato da Ian Hart mentre possiede Raptor, e Richard Bremmer lo interpreta nel flashback in cui uccide i Potter.
- Nel fandom si dibatte spesso su chi fosse più potente tra Grindelwald e Voldemort. Sebbene nella serie si dica che Voldemort fosse più pericoloso ciò non implica che fosse anche più potente: Voldemort infatti uccideva per divertimento e per sfogarsi, mentre Grindalwald uccideva solo se aveva un giusto motivo, pertanto è probabile che sia per questo che è stato ritenuto più pericoloso non per un superiore livello di potenza.
- E' molto probabile che le tendenze sociopatiche e violente di Voldemort siano state causate dal fatto che i suoi antenati si erano sposati spesso tra parenti e ciò aveva reso i membri della famiglia Gaunt instabili e violenti.
- Considerando il modo crudele in cui l'avevano trattata suo padre e suo marito è strano che Merope abbia deciso di chiamare suo figlio come loro. Le spiegazioni possibili sono due: o malgrado tutto Merope nutriva ancora affetto nei loro confronti, o più probabilmente dato che non doveva aver avuto rapporti quasi con nessun'altro nella sua vita e che stava morendo quando scelse il nome del figlio, non gliene vennero in mente altri.
- E' interessante notare che la relazione tra i genitori di Cormoran Strike il protagonista della saga poliziesca scritta dalla Rowling con lo pseudonimo di Robert Galbraith, è in qualche modo simile alla relazione tra i genitori di Voldemort: Leda Strike infatti era una supergroupie ossessionata dal famoso cantante Jonny Rokeby. Come Tom Riddle Senior, Rokeby non si è mai curato di Cormoran, anche se ha mandato a lui e alla madre assegni di mantenimento.
- Il nome di nascita di Voldemort cambia in tutte le lingue, in modo da poter fare l'anagramma. A causa di ciò a volte cambiano anche il nome di suo nonno Orvoloson e a volte quello di suo padre Tom.
- Nel doppiaggio fiammingo dei film, Voldemort è doppiato dall'attore Dirk Denoyelle, che dà la voce anche a Hagrid e Sirius Black. L'attore ha affermato di aver ottenuto la parte perché nessun altro era disposto a parlare sottovoce durante il doppiaggio del primo film. Dal quarto film, l'attore ha usato la sua voce normale quando interpreta Voldemort.
- In LEGO Harry Potter: Anni 1-4, Voldemort è la forma del Molliccio predefinita per la maggior parte degli individui nel gioco, il cui Molliccio non è descritto nel canone. In questo gioco, nonostante il Molliccio di Voldemort canonicamente sia il suo cadavere, il Molliccio di Voldemort è Harry Potter. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che un cadavere è troppo inquietante per comparire in un videogioco per bambini. Probabilmente per la stessa ragione Albus Silente e Molly Weasley hanno Voldemort come Molliccio, invece dei cadaveri di Ariana Silente e delle persone amate da Molly.
- Nei film il manico della bacchetta di Voldemort ricorda un osso.
- Nella città di Edimburgo, nel Regno Unito, vicino all'Elephant Café dove si dice che Rowling abbia scritto parte di Harry Potter e la Pietra Filosofale, c'è un famoso cimitero chiamato Greyfriar's Kirkyard. Una delle lapidi dei sepolti fuori dalle mura del cimitero (perché suicidi o nemici della chiesa) appartiene a Tom Riddell. La Rowling ha affermato che camminava spesso nel Kirkyard, quindi questa potrebbe essere una possibile origine del nome.
- Nell'adattamento cinematografico, Voldemort ha vene molto evidenti sulla parte superiore e posteriore del suo cranio calvo. A causa del disegno delle vene, questo fu interpretato erroneamente da alcuni spettatori come un motivo a forma di scaglia e una delle caratteristiche serpentine di Voldemort.
- Presumibilmente Voldemort non ha mai scoperto che sua madre aveva usato la magia per costringere suo padre a sposarla, ma anche se lo avesse scoperto, difficilmente avrebbe capito le ragioni di Tom Riddle Sr.
- Quando la Warner Brothers stava scegliendo il ruolo per l' adattamento cinematografico di Harry Potter e il Calice di Fuoco, circolavano voci secondo cui erano stati presi in considerazione sia Rowan Atkinson che John Malkovich. Entrambe le voci si sono rivelate false.
- Nella versione danese dell'adattamento cinematografico di Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Albus Silente chiama Voldemort Tom invece di Romeo, il suo nome danese. Questo è un errore degli autori della sceneggiatura danese.
- Nel primo film, gli occhi di Voldemort sono rossi, come affermato nei libri. Tuttavia, nei successivi adattamenti cinematografici, Voldemort ha gli occhi azzurri, in modo che "mostrino più emozioni".
- Quando BBC Newsbeat pubblicò un articolo intitolato "Perché la gente chiama l'uomo d'affari americano Donald Trump Voldemort" a causa del suo suggerimento di vietare a tutti i musulmani di entrare negli Stati Uniti d'America, JK Rowling twittò che Voldemort "non era neanche lontanamente così cattivo".
- JK Rowling ha spiegato che Voldemort ha attaccato Harry invece di Neville perché si era identificato con il ragazzo in quanto Mezzosangue come lui, quindi ha deciso che doveva essere lui il rischio maggiore.
- Tecnicamente Voldemort aveva 71 anni quando morì, ma dato che passò 13 anni in forma di spirito è plausibile che biologicamente quando morì avesse 54 anni.
- Nell'adattamento cinematografico di Harry Potter e il Calice di Fuoco, viene mostrato con una lingua biforcuta simile a un serpente, ma nell'adattamento cinematografico di Harry Potter e l'Ordine della Fenice , la sua lingua è normale.
- Voldemort è descritto nei libri come avente delle pupille simili a quelle di un gatto al posto degli occhi, cosa cambiata nel film. Tuttavia, dopo che emerge dal calderone in Harry Potter e il Calice di Fuoco si possono vedere brevemente.
- Nelle illustrazioni di Mary GrandPré per la traduzione americana di Harry Potter ha la pelle verde e attributi simili a quelli di un rettile.
- JK Rowling ha detto che è di importante significato simbolico il fatto che Voldemort, incapace di amare lui stesso, sia stato concepito in un atto di coercizione, invece che in uno di amore genuino.
- Quando è stato chiesto se Voldemort avrebbe influenzato la comunità magica americana, JK Rowling ha risposto che avrebbe influenzato tutti, ma il suo piano era innanzitutto dominare l'Europa.
- Quando ha lanciato la serie di Animali Fantastici la Rowling ha detto che nell'originale non si era visto come Voldemort aveva influenzato il mondo, ma solo la Gran Bretagna. Probabilmente era un indizio sul fatto che nella saga si esplora il mondo e si vedono gli effetti globali dell'ascesa al potere di Grindelwald.
- Il fatto che dopo la sua morte, Voldemort finì nel limbo in cui Harry aveva parlato con l'anima di Silente e che sarebbe stato incapace di tornare nel mondo dei vivi come fantasma o di andare nell'aldilà è stato svelato dalla stessa autrice.
- Nei film è più comune che i personaggi chiamino Voldemort per nome rispetto ai libri.
- JK Rowling dichiarò che se Ginny Weasley fosse morta e Tom Riddle fosse scappato dal diario, Voldemort sarebbe diventato più forte.
- JK Rowling ha descritto Voldemort come il mago oscuro più malvagio degli ultimi secoli, un prepotente che odia se stesso, uno psicopatico furioso e privo di empatia, un razzista assetato di potere, qualcuno che che preferisce che i suoi scagnozzi facciano il lavoro sporco per lui, e che se gli psicologi mettessero Voldemort in una stanza, lo immobilizzassero e gli portassero via la bacchetta, sarebbe classificato come uno psicopatico.
- Uno psicoterapeuta ha anche ipotizzato che Voldemort potesse possedere un disturbo antisociale di personalità e/o un disturbo narcisistico di personalità, o forse anche il disturbo specifico dell'infanzia chiamato disturbo dell'attaccamento reattivo, da cui hanno origine le prime due diagnosi.
- JK Rowling ha dichiarato che se la madre di Voldemort, Merope, avesse scelto di vivere per crescere suo figlio, lui si sarebbe rivelato una persona molto diversa, probabilmente migliore.
- JK Rowling ha rivelato che l'ispirazione per le persone che si riferiscono a Voldemort come Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato proveniva dai gemelli Kray che terrorizzavano Londra e come pensava che fosse un'impressionante dimostrazione di forza, che puoi convincere qualcuno a non usare il tuo nome. Impressionante nel senso che dimostra quanto sia profondo il livello di paura che riesci a ispirare, non che sia qualcosa da ammirare.
- In LEGO Harry Potter: Anni 1-4 , prima che Voldemort venga rianimato, è in una carrozzina e succhia un ciuccio. Inoltre, per il rituale, vengono presi gli occhiali di Harry al posto del suo sangue, sempre perché è un gioco per bambini.
- Nell'adattamento cinematografico, Voldemort si disintegra quando viene sconfitto, mentre nel romanzo cade a terra. La modifica è stata dovuta agli eventi della morte di Osama bin Laden e si adatta agli attributi da spettro che i Mangiamorte hanno ricevuto nei film.
- Tom Riddle è l'unico Caposcuola di Serpeverde noto.
- Una rappresentazione di Voldemort alta 30 metri è stata inclusa come parte delle cerimonie di apertura delle Olimpiadi estive del 2012 a Londra, durante una presentazione che celebrava la letteratura inglese per bambini. È stato presentato come uno dei principali cattivi, prima di essere sconfitto da un esercito di Mary Poppins.
- Nei libri, la voce di Voldemort è spesso descritta come fredda e acuta, ma Fiennes usa occasionalmente una voce profonda, in particolare quando Voldemort urla o lancia imprecazioni.
- Voldemort era stato rifiutato due volte quando aveva fatto domanda per il posto di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, ma tecnicamente ha avuto il posto mentre possedeva Raptor.
- Nella storia si fa notare che il turbante che Raptor indossa ha un cattivo odore. Forse era dovuto alla presenza di Voldemort.
- Voldemort è nato nell'anno della Tigre nel segno zodiacale cinese. Possiede qualità che sono spesso associate ai nati sotto questo segno: indipendenza, coraggio, ambizione, un atteggiamento aggressivo, la tendenza ad essere troppo sicuro di sé a volte, un carattere irascibile e la capacità di affascinare e sedurre gli altri.
- Nella pratica della numerologia, la sua data di nascita gli indica il numero sette come "numero del percorso di vita". La sua personalità include tratti che si dice abbiano quelli con questo numero di vita: essere distaccato, preferire l'indipendenza, mancanza di preoccupazione per gli altri.
- Quando un fan le chiese se a Voldemort piacessero le torte, la Rowling disse che non lo vede come un grande amante delle torte e che sospetta che avesse raggiunto un punto di disumanità in cui non aveva più bisogno di cibo.
- Ironicamente, il nome di Voldemort sarebbe stato successivamente utilizzato per un sistema di archiviazione dati distribuito per valori-chiave, simile a Voldemort e ai suoi Horcrux.
- In LEGO Batman - Il film, Voldemort appare come uno dei tanti cattivi intrappolati nella Zona Fantasma. Curiosamente, nella versione inglese non è doppiato da Ralph Fiennes, anche se lo è un altro personaggio importante del film Alfred Pennyworth.
- Nel doppiaggio giapponese degli adattamenti cinematografici, Voldemort si riferisce a se stesso con il pronome ore-sama (俺様) piuttosto che con il casuale ore (俺) o con il neutro/semi-formale watashi (わたし). ore-sama (lett. "l'onorevole me") è considerato un modo molto narcisistico di riferirsi a se stessi e si adatta molto bene al personaggio.
- Voldemort morì davanti a centinaia di persone, e ciò concesse a molti la capacità di vedere i Thestral.
I nomi nel mondo[]
- Per poter mantenere l'anagramma che da vita al nome Voldemort il nome originale di Tom è stato cambiato nei vari paesi. Di seguito c'è una lista dei suoi nomi nelle varie lingie.
- Inglese: TOM MARVOLO RIDDLE
- Africano: ERIK MORTE DHOEWELS
- Basco: TOM NARIVOLOZ RIDDLE
- Bielorusso: ТОМ ВАЛЬДОР РЭДЛ
- Bulgaro: ТОМ МЕРСВОЛУКО РИДДЪЛ
- Catalano: TOD MORVOSC RODLEL
- Cinese semplificato: 汤姆·马沃罗·里德尔/Tāngmǔ Mǎwòluō Lǐdé'ěr
- Cinese tradizionale: 湯姆·馬佛魯·瑞斗/Tāngmǔ Mǎfúlǔ Ruìdòu
- Croato: TOM MARVOLO RIDDLE
- Ceco: TOM ROJVOL RADDLE
- Danese: ROMEO G DETLEV JR
- Olandese: MARTEN ASMODOM VILIJN
- Estone: TOM MARVOLON RIDDLE
- Faroese: TOM EVILDO REGER
- Finlandese: TOM LOMEN VALEDRO
- Francese: TOM ELVIS JEDUSOR
- Tedesco: TOM VORLOST RIDDLE
- Greco: ΑΝΤΟΝ ΜΟΡΒΟΛ ΧΕΡΤ
- Ebraico: טום ואנדרולו רידל/TOM VANDROLO RIDDLE
- Ungherese: TOM ROWLE DENEM
- Islandese: TREVOR DELGOME
- Indonesiano: TOM MARVOLO RIDDLE
- Giapponese:トム・マールヴォロ・リドル/Tomu Māruvoro Ridoru
- Coreano: 톰 마볼로 리들/Tom Mabollo Lideul
- Lettone: TOMS SVERELDO MELSUDORS
- Lituano: TOMAS MARVOLAS RIDLIS
- Malese: TOM MARVOLO RIDDLE
- Norvegese: TOM DREDOLO VENSTER
- Polacco: TOM MARVOLO RIDDLE
- Portoghese: TOM SERVOLO RIDDLE
- Rumeno: TOMAS DORLENT CRUPLUD
- Russo: ТОМ НАРВОЛО РЕДДЛ/TOM NARVOLO REDDL
- Serbo: TOM MERVOLODOMOS RIDL
- Slovacco: TOM MARVOLOSO RIDDLE
- Sloveno: MARK NEELSTIN
- Spagnolo: TOM SORVOLO RYDDLE
- Svedese: TOM GUS MERVOLO DOLDER
- Turco: TOM MARVOLDO RIDDLE
- Ukrainian: ТОМ ЯРВОЛОД РЕДЛ/TOM YARVOLOD REDL
Apparizioni[]
- Harry Potter e la Pietra Filosofale (prima apparizione)
- Harry Potter e la pietra filosofale (film)
- Harry Potter e la pietra filosofale (videogioco)
- Harry Potter e la Camera dei Segreti (identificato per la prima volta come Tom Riddle)
- Harry Potter e la camera dei segreti (film)
- Harry Potter e la Camera dei Segreti (videogioco)
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (menzionato)
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (film) (menzionato)
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (videogioco) (menzionato)
- Harry Potter e il Calice di Fuoco
- Harry Potter e il calice di fuoco (film)
- Harry Potter e il Calice di Fuoco (videogioco)
- Harry Potter e l'Ordine della Fenice
- Harry Potter e l'Ordine della Fenice (film)
- Harry Potter e l'Ordine della Fenice (videogioco)
- Harry Potter e il Principe Mezzosangue (flashback)
- Harry Potter e il Principe Mezzosangue (film) (flashback)
- Harry Potter e il Principe Mezzosangue (videogioco) (flashback)
- Harry Potter e i Doni della Morte
- Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 1
- Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 1 (videogioco)
- Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2
- Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2 (videogioco)
- Harry Potter e la maledizione dell'erede
- Le fiabe di Beda il Bardo (menzionato)
- Pottermore
- Wizarding World
- La borsa della regina (menzionato)
- Trading Card Game
- LEGO Harry Potter: Anni 1-4
- LEGO Harry Potter: Anni 5-7
- LEGO Dimensions
- LEGO Batman: Il film
- Harry Potter per Kinect
- Harry Potter: Hogwarts Mystery (appare come Molliccio)
- Harry Potter: Wizards Unite
- Harry Potter: Enigmi & Magia (menzionato)
- Harry Potter: Scopri la Magia (appare nel libro degli incantesimi)
Note[]
- ↑ 1,0 1,1 Sappiamo che Harry Potter e la camera dei segreti avviene nel 1992-93. Cinquanta anni prima era il 1942-43. Quell'anno, Hagrid era la terzo anno e Riddle due anni più avanti, quindi al suo quinto anno. 15 anni prima il 1942 era il 1927. Tuttavia, Riddle nacque la vigilia di Capodanno, quindi nel 1926.
- ↑ Harry Potter e il principe mezzosangue, Capitolo 10 (La casa di Gaunt)
- ↑ Harry Potter e i doni della morte, Capitolo 36 (La falla nel piano)
- ↑ 4,0 4,1 Harry Potter e la camera dei segreti, Capitolo 13 (Il diario segretissimo) - «Sono un mezzosangue, signore» disse Riddle. «Padre Babbano e madre strega»
- ↑ Chiamato così da quando aveva 16 anni.
- ↑ 6,0 6,1 Conosciuto così dalle persone che temevano il nome Voldemort.
- ↑ Chiamato così dai Mangiamorte e occasionalmente Albus Silente. Chiamato così anche dai suoi non-seguaci per dare un effetto poetico.
- ↑ Harry Potter e i doni della morte, Capitolo 22 (I doni della morte)
- ↑ 9,0 9,1 9,2 Harry Potter e la camera dei segreti
- ↑ Harry Potter e la camera dei segreti, Capitolo 17 (L'Erede di Serpeverde)
- ↑ 11,0 11,1 11,2 Harry Potter e la pietra filosofale
- ↑ Harry Potter e la maledizione dell'erede, Atto Tre, Scena Ventuno
- ↑ "The Leaky Cauldron and MuggleNet interview Joanne Kathleen Rowling: Part Two," The Leaky Cauldron, 16 luglio 2005
- ↑ Albus Dumbledore Fact file su Pottermore (via Internet Archive)
- ↑ 15,0 15,1 Harry Potter e il principe mezzosangue, Capitolo 20 (La richiesta di Lord Voldemort)
- ↑ Lord Voldemort da Pottermore (via Internet Archive)
- ↑ Harry Potter e il principe mezzosangue, Capitolo 13 (Il Riddle segreto) - «Sapevo di aver appena incontrato il più pericoloso mago Oscuro di tutti i tempi? No, non avevo idea che crescendo sarebbe diventato quello che è» rispose Silente.
- ↑ Harry Potter e il calice di fuoco, Capitolo 33 (I Mangiamorte)